Akoha: Chiude il primo social reality game!

Nel lontano 2007 quando non solo il termine Gamification era lontano a venire ma anche piattaforme ormai di uso comune come Facebook ed App Store non avevano ancora conosciuto diffusione o nascita una start up con sede a Montreal concepì il rivoluzionario Akoha.

Questo sito internet/applicazione iPhone è stato probabilmente uno dei primi social reality game in cui esperienza virtuale e vita reale si fondevano per dar vita ad una esperienza gamificata in grado di esaltare il lato positivo in ogni individuo. Gli sviluppatori canadesi hanno inserito svariate Missioni da portare a termine in cambio di punti: regalare un libro, dedicare un’ora del proprio tempo a qualcuno, invitare un amico a prendere un caffè a casa nostra ed altri buoni intenti.

Una delle carte presenti nel deck Akoha

L’esperienza di gioco ruota attorno ad un mazzo di carte. Con cinque dollari si ottengono 24 carte corrispondenti ad altrettante missioni.  Il gioco si svolge tra persone reali (possono essere conoscenti o sconosciuti), il task va completato e la carta consegnata al beneficiario della nostra buona azione (nella foto viene chiesto di far sorridere qualcuno). Chi riceve la carta dovrà a sua volta compiere questa azione incenticato sia intrinsecamente che estrinsecamente mediante dei Karma Points che andranno a visualizzarsi nell’account utente. Ogni carta, infatti, dà diritto a uno score che varia tra 100, 125, 150 o persino 200 così da contribuire alla creazione di una leaderboard e possibilità di sfide tra amici. Ogni passaggio di mano necessita la registrazione online così da avere sotto traccia lo storico e la vita di quella carta con tanto di mappa del suo viaggio mediante Google Maps.

I due fondatori Austin Hill ed Alex Eberts ottennero un cospicuo round di finanziamento, 1.8 milioni di dollari, coi quali iniziare la loro avventura per rendere il mondo migliore. Per far questo hanno affidato la realizzazione del portale web all’agenzia Compete che svolse un discreto lavoro incorporando una serie di features oggi diventate standard nella realizzazione di piattaforme gamificate. Ad esempio vediamo un esempio di profilo utente.

Profilo di un Top Player di Akoha

Questo Top Player è caratterizzato da alcuni campi standard:

– Foto
– Descrizione
-Livello: in questo caso è al ranking Guru, uno dei più alti
– Missioni: numero di missioni portate a termine
-Award: l’equivalente dei Badge
-Gifts: carte regalate
-Tokens

Il gioco è stato reso disponibile anche su App Store e l’immagine mostra la sua struttura. Eppure nonostante le buone premesse, il cash ottenuto e l’essere il precursore in un settore ora molto gettonato Akoha ha fallito. Un recente annuncio sul blog ufficiale pone fine al “miglioramento del mondo”, il 15 Agosto cesserà di esistere questo ecosistema virtuoso.

In the fall of 2007 we set out to create a new type of community to highlight fun, real-world activities that would help people explore and enjoy life to the fullest. From all the amazing missions that the Akoha community has played over the past 3 years we feel comfortable in saying that we were able to reach that goal.
Unfortunately and despite our best efforts, we weren’t able to generate enough revenue to cover our expenses so we’re left with no other choice but to close the site.

 Difficile, dal di fuori, capire il perchè di un fallimento ma alcune idee me le sono fatte:

– Il  gioco era stato in parte strutturato per far leva sulla “Self Determinatio Theory”, macro teoria di psicologia diffusasi soprattutto agli inizi del 2000 ponendo al centro delle scelte le m0tivazioni auto-generate dall’individuo. Io voglio raggiungere questo risultato perchè appaga me stesso intrinsecamente, soddisfa alcune mie esigenze viscerali senza bisogno di interventi esterni (approfondirò in settimana con uno specifico post). Al contempo il prodotto è ricco di motivazioni estrinseche come punti, livelli, leaderboard e badge. Personalmente ritengo difficile far convivere in pace due approcci così esasperati a livello di design. Compio una buona azione per sentirmi meglio con me stesso o perchè “guadagno” qualcosa? Akoha non ha mai superato questo scoglio!

– Barriera economica: Akoha ha scelto un approccio originale di monetizzazione mediante la vendita di mazzi di carte. Questa peculiarità è stata pagata cara perchè troppo alta diventa la barriera di ingresso in un palconoscenico mondiale che è virato da metodi pay per play a forme di monetizzazione differita come il free to play o indiretta (ad-funded, offer wall etc etc)

 

 

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