La scorsa Estate ricevetti una mail dai fondatori di Treedom. Per chi ancora non la conoscesse si tratta di una società nata nel 2010 a Firenze con l’idea realizzare una piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. Da allora il progetto è diventato una solida realtà con fatturati in costante crescita e, soprattutto, centinaia di migliaia di alberi reali piantati tra Africa, Latina e Italia. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Grazie a tale business model, Treedom fa parte dal 2014 delle Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali.
Ogni albero di Treedom ha una pagina online, viene geolocalizzato e fotografato, può essere custodito o regalato virtualmente a terzi. Grazie a queste caratteristiche, l’albero di Treedom coinvolge le persone ed è al tempo stesso uno strumento di comunicazione e marketing per aziende.
L’idea iniziale venne a Tommaso Garcea e Federico Speroni durante l’epoca doro dei social games, il cui re incontrastato è stato lungamente Farmville di Zynga. Si quel gioco Facebook che consentiva di creare e gestire una propria fattoria piantando semi, accudendoli gli alberi per poi raccoglierne i frutti il tutto in continua relazione con altri giocatori reali che potevano aiutarci a tenere pulito, regalarci oggetti utili e tanto altro ancora.
Questi echi si sono riverberati nella attuale piattaforma che già a livello di interfaccia richiama molto per colori e stile l’universo del gaming.
Partendo da una piattaforma che funziona e viene utilizzata, stiamo provando a ragionare su come sia possibile aumentare le logiche di coinvolgimento anche mediante tecniche di gamification. Una delle chiavi di partenza in ambito green è quella che definisco “HERO”, gli utenti vogliono sentirsi parte di un progetto più ampio in cui le loro azioni hanno ripercussioni positive su tanti altri soggetti. Ed è qui che bisogna lavorare per amplificare le interazioni presenti nella piattaforma dando una immediata visualizzazione ed informazione sugli impatti verso agricoltori, in termini di Co2 e sulle economie del sud del mondo. E’ importante che questi HERO inizino a riconoscersi e conoscersi formando gruppi a cui poter assegnare missioni.
Tutto il resto lo vedrete nei prossimi mesi online, si spera!