Le vending machine sono ormai parte integrante del nostro paesaggio urbano: stazioni ferroviarie, metropolitane, aereoporti, centri commerciali sono solo alcune delle location ad alta pedonabilità in cui i distributori automatici erogano ogni tipo di bene dal cibo alle bevande passando per libri e oggetti elettronici.
Coca Cola, dimostrandosi ancora una volta un passo avanti la concorrenza, ha deciso di trasformare radicalmente il rapporto tra il fruitore e le sue postazioni dislocate sul territorio giapponese allo scopo di creare engagement, personalizzazione e una spiccata interazione. Il punto di partenza della campagna denominata Happyness Quest, è l’installazione di QR codes sulle macchinette, inizialmente 420.000 per giungere ad 800.000 nel Marzo 2012. Sebbene mai decollata in Italia, questa tecnologia è d’uso comune nel Sol Levante e consiste in un codice 2D contenente una serie di contenuti grafici/testuali leggibile via cellulare munito di apposito software.
Gli utenti potranno avvicinarsi alla vending machine, scannerizzare il codice e dar vita ad un processo di personalizzazione della macchina stessa affidandole un nome identificativo e scegliendo tra una ventina di avatar a disposizione. Non c’è limite, più macchine si incontrano girando nella propria città e nel Giappone intero e maggiori saranno quelle a cui dare un nome a propria scelta. Inoltre nel proprio cellulare sarà possibile disegnare la “My Machine”, vero e proprio avatar che ci accompagnerà quotidianamente grazie ad un alto livello di interazione, ad esempio ci indicherà le previsioni meteo, iniziative della Coca Cola e via discorrendo.
Su questa infrastruttura si innescano semplici meccaniche di Gamification. Ad ogni check-in con un distributore si otterranno 20 punti spendibili per acquistare nuovi virtual goods utili per la personalizzazione della “My Machine”: scarpe, sfondi, attributi “fisici”.
Al point system si accompagna l’introduzione di specifici Badge volti ad incoraggiare determinati comportamenti. Ad esempio effettuato un check-in nel giorno di Natale si ottiene il “Marry Christmas” badge, oppure 20 check-in nell’ora di pranzo per il “lunch time” badge. Intrigante anche l’aggiunta del “Stamp Rally”, il trofeo virtuale più difficile da collezionare in quanto richiese un check in in varie location della nazione espressamente ideato per l’utenza hardcore.
Il programma partirà il 14 Novembre e prevede speciali premi da 1 milione di yen (circa 10.000 euro) per coloro che si iscriveranno nel corso del primo mese e per tutti coloro che inviteranno altri amici.
L’idea è sicuramente interessante e sposta l’asse della Gamification dal software all’hardware dando vita ad un nuovo tipo di relazione uomo/macchina. Ad obiettivi sicuramente economici come aumentare il tasso di acquisto dalle macchinette automatiche se ne affiancano altri di brand awareness e consapevolezza della loro dislocazione nel territorio. Almeno in questa forma rimarrà una interessante case history inapplicabile fuori dai confini asiatici, in Occidente la tecnologia qr code non è mai riuscita a imporsi come mass market. Di certo segnerà la via verso nuove forme di user engagement interface.