Videogiochi come tool di comunicazione aziendale

E’ diventato enormemente più complesso il rapporto tra una azienda ed il suo pubblico. Ancora pochi anni fa le strategie di comunicazione/marketing si basavano sul classico binomio pubblicità (in larga parte televisiva con riverberi sugli altri media) e massiccie azioni di PR, corporate e di prodotto, attraverso le principali testate.

Ma in un’era sempre più rappresentata dai nativi digitali queste rodate modalità di interconnessione non sono più sufficienti, marchi storici continuano a perdere inesorabilmente appealing mentre nuove realtà assurgono la ribalta grazie alla sperimentazione sui nuovi canali digitali. Un esempio calzante ci arriva dagli Stati Uniti e precisamente dall’agenzia spaziale nazionale meglio conosciuta come NASA. Questo ente pubblico riceve miliardi di dollari dal governo federale per le sue ricerche e negli anni il suo blasone è andato via via sbiadendosi soprattutto in relazione al budget che, secondo molti, potrebbe essere meglio speso in vicende terrestri invece che sulla luna. Per provare a ricucire lo strappo verso la generazione dei millenials, l’ente ha deciso di comunicare col loro linguaggio. La scelta è ricaduta su un videogioco, un social game Facebook dal titolo Space Race Blast Off.

L’esordio NASA in ambito gaming (l’app è stata sviluppata internamente) è all’insegna della semplicità. Trattasi di un quiz game multiplayer dove ci verrà chiesto di rispondere a 10 domande a scelta multipla tutte legate ai temi dello spazio. Appaiono foto di celebri astronauti da indovinare, domande su pianeti ed elementi chimici piuttosto che curiosità legate alle missioni spaziali. I migliori giocatori entrano nella Leaderboard ed hanno la possibilità di vincere/acquistare i 13 badge presenti nell’apposita sezione. Ad aggiungere un pizzico di personalizzazione è la scelta tra una decina di avatar molti dei quali abbigliati in pieno stile Nasa.

In non migliori acque navigano le aziende farmaceutiche. Scandali e costi elevati dei farmaci hanno rotto lo storico legame tra produttori e pazienti, quest’ultimi scarsamente consapevoli di tutte le criticità dietro il rilascio di un nuovo prodotto da banco. Boehringer Ingelheim proverà a dialogare direttamente con i propri stakeholders a partire da Marzo ed il canale prescelto è nuovamente Facebook. Syrum è un social game il cui gameplay viene descritto come un mix tra Farmville e Pokemon dove lo scopo è dar vita a medicinali salva vita partendo dalla loro creazione nei laboratori fino alla fase di rilascio commerciale passando attraverso i necessari trial su un campione di pazienti. Dal video presente nella home page del website traspare una grandissima cura nei dettagli e una completa integrazione con le meccaniche social.

Il gioco si prefigge diversi obiettivi. Da un lato far conoscere al grande pubblico le difficoltà ed i costi sostenuti dalle multinazionali del farmaco per rilasciare un nuovo farmaco. Enormi spese di ricerca e sviluppo su tantissimi progetti, molti dei quali non raggiungono le farmacie e problematiche legate alla scadenza dei brevetti e il rischio che la propria scoperta sia utilizzata da altre aziende . Un secondo obiettivo è la pura e semplice alfabetizzazione dei giocatori verso le tematiche mediche.

L’azienda si appresta a rilasciare la beta del gioco durante il mese di Marzo ed ha avviato trattative con gruppi di pazienti e scuole farmaceutiche per far conoscere il gioco e possibilmente trasformarlo in un tool gratuito per queste categorie.

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