Il mondo dei beni culturali, inclusi musei, biblioteche, siti archeologici, sarà soggetto nella prossima decade ad una profonda rivoluzione. Cambiare per non morire vista la progressiva perdita di utenza under 35 ed in generale un distacco rispetto al mondo che circonda questi spazi. La possibilità di utilizzare i BIG DATA per tracciare e profilare gli utenti dei musei abbinata alle tecnologie di engagement e gamification aiuteranno i direttori museali a ripensare la visita dei loro utenti in un’ottica di maggior flusso esperienziale.
Nella lezione tenuta da Fabio Viola, fresco di coordinamento e docenza per il primo Master Italiano in Gamification Design che si terrà nel 2015 presso IED Milano e Tor Vergata, analizza il femomeno portando alcune delle prime case histories mondiali di settore. Sullo stesso tema, sono disponibili due articoli di approfondimento:
– Engagement, Data Analytics e Gamification per i Musei
– Gamification per i Musei: Idee e 4 Esempi
Questo lavoro teorico sta per confluire in una piattaforma digitale che vuole rendere accessibili, ai gestori dei beni culturali, il tracciamento completo dei comportamenti dei propri visitatori. Conoscere i dati qualitativi dell’esperienza diventa poi la base per dar vita a programmi di fidelizzazione, interazione nel sito e online ed altre features. Chi fosse interessato al tema dell’innovazione in ambito culturale è pregato di scrivermi a f.viola @ digitalfun.it