Negli ultimi anni si sta facendo largo il termine inglese “civic engagement” ad indicare un nuovo modello partecipativo di città dove vengono posti al centro i cittadini con i loro bisogni, emozioni e capacità. L’ amministrazione si apre ai residenti e visitatori per riconfigurare e riscrivere servizi, posti e il racconto collettivo anche grazie all’aiuto delle nuove tecnologie. Insomma quella che mi piace definire una Playable City.
Inutile dire che la resistenza arriva spesso dalla classe dirigente e politica, lontana dalle nuove generazioni e impaurita dalla gestione collettiva della città. Al di là degli enunciati, è fondamentale costruire case histories concrete che possano fungere da modello, ed è questo il caso della cittadina portoghese di Ovar. Premetto che non è la prima ne sarà l’ultima, nel mondo sono circa 1000 le città che hanno adottato modelli di civic engagement e qui potete trovare alcuni esempi. Posizionata sulla costa oceanica, questa città da 55000 abitanti ha implentato una piattaforma di budget partecipativo. Il sindaco Salvador Malheiro ha voluto utilizzare nuovi strumenti di democrazia per avvicinare i cittadini, soprattutto le fasce più giovani della popolazione, alla co-gestione del budget comunale.
Real Money, Real Power: Participatory Budgeting from PBP on Vimeo.
Per decidere come allocare il budget 2016 è stato allestito un sito web custom, frutto della piattaforma Partecipare.io. Con un costo variabile, a seconda delle funzionalità di cui si necessita, da gratuito a 400 dollari al mese è stato possibile decidere collettivamente come gestire i 100.000 dollari disponibili. Ciascun cittadino ha avuto la possibilità di inviare la propria proposta, commentare, votare sia online che offline nei cinque mesi intercorsi tra Giugno e Novembre 2015.
Una leaderboard presente nel sito rendeva immediatamente visibili i progetti col maggior numero di voti e quindi destinati all’attuazione. Chiunque poteva votare a patto di avere più di 16 anni ed essere un residente o, in alternativa, un residente o studente stabile nella città. In totale sono state avanzate 38 proposte e cinque di queste hanno ottenuto oltre 1500 voti. Il dato eclatante è il tasso di partecipazione, ben 13598 votanti, sostanzialmente il 25% degli aventi diritti!!
A fronte di un costo irrisorio se non addirittura gratuito, il comune ha coinvolto migliaia di cittadini nella definizione delle politiche economiche. Gli stessi attivisti sono diventati ambassadors delle loro idee coinvolgendo familiari, amici e persone di strada al voto favorevole alla loro proposta. Il comune non avrebbe mai potuto raggiungere un consenso similare anche investendo in riunioni fisiche ed altri strumenti.
Articolo correlato: Gamification per la Politica