Alternative Reality Advergames

Nelle ultime settimane ho avuto poco tempo da dedicare al blog, numerose scadenze lavorative ed una serie di viaggi (Domenica parto per Barcellona alla volta del Mobile World Congress) mi hanno letteralmente svuotato mentalmente.

Sebbene in stato vegetativo, la mia attenzione si è focalizzata su una tendenza ancora di nicchia ma che, ogni qual volta viene ben proposta, riesce ad attirare l’attenzione di media e pubblico. Parlo di quelli che mi piace chiamare Alternative Reality Advergames, ovvero giochi in cui la componente digitale si fonde con ambientazioni e strumenti estremamente reali. E’ indubbio che advergames online e/o mobile hanno il grande vantaggio di poter raggiungere facilmente enormi masse e di poter essere giocato dove, come e quando si vuole. Ma i brand si trovano spesso a convivere con eventi e manifestazioni in cui alla duttilità del media online deve sapersi coniugare l’interazione fisica degli astanti. Questo connubio ha dato vita ad una splendida iniziativa di BMW Sud Africa realizzata dall’agenzia iLogic per promuovere la nuova Serie 1. Durante 8 serate è stato utilizzato un proiettore HD sparato sopra edifici e ponteggi ubicati in strade altamente trafficate. Sull’improvvisato display da ben 108 metri quarti era possibile assistere a sfide automobilistiche uno contro uno, ed i piloti erano gli spettatori dotati di un tablet  samsung galaxy sotto la guida di promoter BMW. Utilizzando il device a mo’ di volante si era pronti per un vero e proprio racing game giocato su edifici reali.

E questo non è tutto. La peculiarità della campagna risiede nell’utilizzo delle funzionalità Facebook Connect. Ai “piloti” veniva chiesto prima di ogni gara di loggarsi mediante il proprio profilo in modo tale da lasciare uno “stream” sulla propria bacheca al termine della gara, contribuendo così alla viralità dell’iniziativa. Se tutto questo è normale nei social game, è la prima volta a mia memoria che tale funzione viene implementata in un alternative reality advergame.

Il ROI (ritorno sull’investimento) non è stato un granchè. Le metriche rilasciate dall’agenzia parlano di 810 messaggi su Facebook e 4500 visualizzazioni su Youtube in una settimana, in compenso BMW Interactive Projection sarà ricordata come pioniera e in quanto tale è in lizza per il Facebook Studio Award.

Dal mercato automobilistico passiamo al mondo della televisione e più specificatamente al lancio spagnolo della serie televisiva True Blood. Nell’Estate 2011 Fox e l’agenzia iberica Bungalow 25 hanno dato vita ad un vero e proprio sparatutto dove l’iPhone rappresenta la pistola ed i cartelloni pubblicitari l’area di gioco. Il punto di partenza era il download gratuito dell’applicazione Familia de Policias dallo store Apple. Il gioco, sfruttando la realtà aumentata, trasformava i cartelloni sparsi nelle città in scenari da gioco con veri e propri nemici virtuali in overlayer da uccidere. Terminata l’esperienza era possibile condividere via Twitter il punteggio partecipando all’estrazione di alcuni premi.

L'advergame con realtà aumentata lanciato per promuovere True Blood

Questi sono due degli ultimi esempi di giochi realizzati a scopi promozionali sfruttando sia l’esperienza digitale che l’ambiente circostante. Senza scomodare altre case history illustri, Mcdonald’s in primis, queste idee offrono sicuramente spunti interessanti per diversificare le proprie campagne. Il ROI non è garantito, ma il buzz mediatico sicuramente si!

 

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