Le performance odierne dei cellulari nell’ambito fotografico sono ormai divenute sorprendenti e, diciamolo pure, superiori alle esigenze di molti utilizzatori, che fanno foto solo occasionalmente in compagnia.
Non essere dei professionisti non significa però farsi scrupoli nel postare i nostri scatti su varie piattaforme social, contribuendo a quella che è una perenne pioggia di immagini in viaggio in tutta la rete.
Avete mai pensato di voler ricevere apprezzamenti o giudizi sulle vostre foto? E cosa ci può essere di meglio che avere un giudizio immediato, automatico, a mettiamoci pure anonimo, senza dovervi esporre ai like forzati o alle gaffe dei vostri contatti social personali? Gurushots ha pensato a voi, e apparentemente siete in buona compagnia: decine di milioni di utenti ci postano e giudicano costantemente milioni di foto!
Come funziona
Una volta installata la app dagli store apple o android, datele i permessi per la vostra fotocamera.
Scegliete una prima foto per rendere il vostro profilo attivo e iniziare ad interagire con gli altri utenti.
Potete creare un team invitando altri membri o aggiungervi ad un team esistenze, oppure rimanere un solitario.
Sul welcome screen vedrete ogni volta dei banner che menzionano le challenge in corso o in arrivo ed esiste anche un algoritmo che valuta i contenuti delle vostre foto suggerendovi a quale challenge sono adatte!
Il principio è basilare: fate foto non appena siete ispirati; immortalate immagini belle, rare, emozionati o anche solo quello che vi incuriosisce.
Permettete alla app di accedere ai vostri scatti e scegliete cosa condividere nella comunità.
Otterrete subito like/dislike e vedrete crescere i vari parametri che identificano il vostro profilo di fotografo dilettante (o esperto?)!
Il giudizio e i riconoscimenti non sono frutto di un algoritmo pre-programmato, ma sono quelli di persone vere come voi che stanno condividendo le loro fotografie.
Il cammino parte da un profilo newbie e la vostra motivazione è nutrita dal desiderio di ottenere ranking migliori. L’idea è quella di arrivare fino in fondo guadagnandosi il titolo di Guru.
A seconda delle challenge che scegliete e della costanza dei vostri contributi otterrete varie tipologie di badge con cui pavoneggiarvi, per esempio se siete un costante giudice di foto altrui, o se avete raggiunto la top 100 in qualche sessione di voto.
Alcune delle challenge vengono sponsorizzate da vari brand e quindi è possibile competere per ottenere dei premi veri!
E non è finita: l’idea più originale e apprezzabile di questo prodotto è la raccolta delle foto più meritevoli che verranno esposte in esibizioni in varie gallerie nel mondo, secondo tematiche specifiche ed ovviamente grazie alla sponsorizzazione diretta degli sviluppatori che si accordano con le sale di esposizione.
Esistono naturalmente contenuti a pagamento per “boostare” le vostre foto e sponsorizzare il vostro profilo, argomento questo che lasciamo alla vostra sperimentazione non essendo espressamente inerente al contesto.
Un interfaccia totalmente progettata con la gamification
Questo prodotto è stato creato tenendo in mente l’obiettivo del divertimento. Perfezionare uno scatto non è basilare quanto semmai inviare più contributi possibili per strutturare il vostro profilo e partecipare ai contest.
Ci sono contest continui, anche più volte al giorno, e potete scegliere in quale gareggiare, in base alla vostra confidenza.
Il tempo richiesto per il vostro intervento può essere ridotto al minimo, ma le i punteggi vivono di vita propria e quindi sarete costantemente stimolati a visionare i vostri progressi.
Sono in funzione in questa app tutti i concetti cardine della gamification: il riconoscimento immediato, la condivisione social, una serie di badge, una metrica di ranking mondiale nella quale inserirsi, premi reali.
Concludiamo questa interessante prova ricordando che Gurushots non è l’unica soluzione disponibile sugli store per lo sharing e la votazione di fotografie, ma abbiamo scelto questa app perché è un esempio felice di come partire sin dalla prima bozza di design con in mente una sola parola: gamification! Una scelta che non è sempre scontata e che può essere perfino coraggiosa in qualche ambito, anche se ammettiamolo in questa circostanza non siamo di fronte ad intuizioni innovative, quanto all’applicazione pragmatica e attenta di tutti i principi base di questa scienza del coinvolgimento. Esame superato insomma.
A cura di Valter Prette