Confesso che navigare nel web alla ricerca di portali e piattaforme, spesso sconosciute, che han fatto proprio il game thinking per raggiungere gli obiettivi aziendali mi galvanizza. Esaminandoli è possibile cogliere piccoli incastri di web design, user experience e gamification in grado di fornire case history per future start up. Oggi andrò ad esaminare Adpropo, piattaforma social ed entertainment che si prefigge l’ambizioso compito di congiungere fans e brand in un modo altamente giocoso e ricco di engagement.
Una mission impegnativa che la founder Stephanie Rosenlund ha deciso di aggredire (il progetto sembra non esser mai decollato) attingendo a piene mani al patrimonio gaming. La sua idea di base è stata “in fondo a chi non piace giocare”? Introdurre semplici casual games flash aiuta l’esposizione emotiva dell’utente nel portale, il tempo speso oltre ad aggiungere un tocco di imprevedibilità alla navigazione. Da queste considerazioni prende corpo la sezione “Games” attualmente composta da 9 mini-giochi in larga parte puzzle e trivia. Son ben realizzati, intuitivi e facilmente giocabili da un pubblico eterogeneo. Assegnano un punteggio che dà vita ad un leaderboard del singolo gioco. Interessante notare come l’oggetto dei livelli di gioco è sempre collegato al mondo del marketing (ricerche, curiosità, statiche) e dei brands aiutando a diffondere messaggi e nozioni tra il pubblico.
Ad una esperienza con una curva di apprendimento velocissima si sovrappone un’altra più intrigante e profonda sotto lo schema della caccia al tesoro. In questo vero e proprio gioco vengono offerti premi in denaro ai primi tre classificati, premi randomici legati alla sola partecipazione e soldi a favore di associazioni benefiche supportate nello specifico evento. I costi delle varie cacce al tesoro sono finanziati da un pool di brand che ne ricavano un tipo di pubblicità molto particolare. Gli utenti per ambire ai premi devono:
– Visitare una serie di pagine, ciascuna contenente una domanda su specifico brand. Rispondi correttamente per proseguire
– E’ possibile acquistare aiuti in alcuni casi pagandoli 20 adpropo points cadauno. E’ anche possibile saltare quella determinata domanda, ma sarai penalizzato di 2 minuti.
– Vince chi termina la caccia nel minor tempo possibile
– A fine competizione verrà chiesto a chi devolvere una parte della somma, fornite informazioni aggiuntive sul brand e chiesto di condividere il risultato socialmente
Oltre a veri e propri giochi, la start up ha deciso di utilizzare logiche di gamification per indirizzare i comportamenti degli utenti. Lo strumento principe prescelto è stato un POINTS SYSTEM denominato Adpropo Points che accompagna il ciclo vitale del navigatore e ne enfatizza le singole azioni compiute nella piattaforma. La tabella in basso mostra la gerarchizzazione delle priorità, gli sviluppatori han preferito guidare i comportamenti maggiormente verso la profilazione completa (utile per inviare offerte e altri messaggi mkt) e le caccie al tesoro relegando in posizione secondaria azioni legate alla partecipazione nella community.
I punti accumulati hanno una duplice funzione. Da una parte conferiscono una esaltazione dello status utente grazie alla Leaderboard generale, dall’altro hanno un mero riscontro pratico essendo utilizzabili per sbloccare suggerimenti nella caccia al tesoro. Stando alle indicazioni dello sviluppatore, nel futuro essi daranno accesso ad uno speciale status VIP e saranno anche riscattabili con reward reali.
Nel complesso la parte della caccia al tesoro rappresenta sicuramente una ottima strategia di utilizzo di game thinking al servizio di obiettivi slegati al gaming. E’ stata studiata per integrare perfettamente messaggi marketing all’interno di una esplorazione in grado di premiare sia i top player che randomicamente tutti i partecipanti, principio che spesso non viene osservato scoraggiando i giocatori neofiti.