Quanto spesso ci sentiamo dire che giocare, e nello specifico “videogiocare”, equivale secondo molti a una perdita di tempo? Tante, forse troppe volte, ma vi proponiamo la risposta definitiva per dimostrare il contrario. La soluzione arriva da Ofree, una piattaforma di gamification che coniuga gaming e terzo settore.
Attualmente ancora in fase beta e disponibile solo in versione desktop, ma accessibile da qualsiasi dispositivo (vi consigliamo quelli mobile, poiché l’accesso e l’esperienza da pc non sono molto user-friendly, soprattutto nello scorrimento di testi e immagini).
Il funzionamento è davvero semplice quanto utilissimo e soprattutto benefico:
- Delle aziende creano una sorta di advergame, disponibile e giocabile sul sito per tutti gli utenti
- L’azienda paga la piattaforma per questa messa a disposizione e il denaro viene convertito in monete virtuali, così che una volta scelto il gioco che ci piace di più e averlo provato, riceviamo un corrispondente in monete virtuali
- Veniamo pagati per giocare? Esattamente, o meglio, riceviamo una ricompensa virtuale che si trasforma in un atto di beneficenza reale. Queste monete vengono utilizzate dall’utente scegliendo a chi donarle tra i vari enti umanitari a cui Ofree devolve il ricavato, nello specifico a progetti promossi da parte di una o più di queste
È davvero un gioco aiutare i più bisognosi, soprattutto quando non dobbiamo fare davvero nulla se non dedicarci a passatempi rilassanti e coinvolgenti. L’unione di gaming e attività umanitarie non può che essere vincente e funzionale, su una piattaforma che però si mostra ancora con qualche lacuna, almeno da un punto di vista tecnico. Come anticipato, la gestione da pc non è ancora ottimale, soprattutto non sempre si comprende quali icone sono utilizzabili, poiché il cursore non si modifica se vi scorriamo sopra.
Inoltre, al momento, i titoli disponibili non sono numerosi; non aspettiamoci una varietà molto ampia di titoli, ma vi sono quantomeno differenze tra i generi proposti. Da giochi memory a simil Fruit Ninja e Temple Run, dando spazio anche a progetti di advergaming italiani. Ognuno di questi presenta una classifica nella quale possiamo decidere se pubblicare anche i nostri risultati, con nome o soprannome. Un’attenzione quindi anche alla privacy, poiché non è obbligatorio accedere con account social o crearne uno apposito.
Una curiosità grafica riguarda l’aspetto della schermata accedendovi da pc: noterete infatti una barra con alcune icone a fondo schermo, come se vi stessimo accedendo da un dispositivo mobile. Nessun problema da un punto di vista dell’uso della piattaforma, ma sicuramente il primo impatto è abbastanza straniante. Inoltre è da sottolineare come alcuni giochi siano assolutamente da giocare su dispositivo mobile, date le modalità di azione: per scorrere e tagliare frutta, piuttosto che fare “tap” sullo schermo per mantenere all’altezza desiderata il camion in FlappyFarm, uno dei quattro giochi al momento disponibili.
Ultima, ma non meno importante, la donazione: è davvero molto semplice donare i gettoni acquisiti, cliccando sull’associazione che desideriamo sostenere. Attenzione però: quale che sia la quantità raggranellata di gettoni, andranno tutti indistintamente alla causa selezionata, senza poter dividerli in diverse parti a seconda di come volessimo ripartirli.
Si tratta quindi di una piattaforma ancora in fase beta, ma indiscutibile è la buona volontà e la positività dell’idea alle spalle di questo progetto. Siamo molto curiosi di scoprire come procederà l’evoluzione di questa piattaforma, che ha davvero tante potenzialità e possibilità di far conoscere al pubblico anche le diverse associazioni umanitarie, stringendo rapporti anche con enti non sempre noti ai più.
Articolo a cura di Francesca Sirtori