Gamification

Gamification del Sito Web: GamiPress – Parte 3

In questo articolo analizzeremo alcune funzionalità di GamiPress, plugin per il popolare sistema di gestione contenuti WordPress. In dettaglio vedremo in che modo sia possibile inserire nell’interfaccia del sito web elementi grafici che diano all’utente un riscontro sui progressi. Ti consiglio, nel caso in cui non la avessi già fatto, di leggere la prima e la seconda parte della serie di articoli dedicata a questo strumento.

Nel precedente articolo è stato presentato un semplice caso studio per la gamification di un sito web: un giornale scolastico online. Il progetto prevede che l’utente sia stimolato a

  • entrare in contatto con il giornale online, nella fase di scoperta o “discovery”
  • muovere i primi passi dopo aver effettuato la registrazione, nella fase di addestramento o “onboarding”
  • sviluppare l’abitudine a compiere azioni significative in modo ricorrente, nella fase di abitudine o “scaffolding”
  • contribuire allo sviluppo e alla diffusione del progetto, nella fase di fine esperienza o “endgame”

L’utente accumula punti esperienza e monete quando compie determinate azioni (accesso quotidiano al sito web, redazione di almeno un articolo al mese, lettura di un post al giorno, …). L’esperienza accumulata gli consente di progredire nella scala dei cinque livelli prevista dal progetto e le sfide rappresentano un’ottima occasione per raggiungere l’obiettivo di essere parte della “Hall of Fame” nel minor tempo possibile.

Le scelte progettuali hanno l’obiettivo di stimolare specifiche leve di motivazione:

  • punti esperienza (sviluppo e realizzazione)
  • monete (possesso e proprietà)
  • sfide (creatività, influenza sociale e relazionalità, imprevedibilità, scarsità)
  • hall of fame (senso epico, impazienza)
  • azioni nella fase di fine esperienza (creatività, relazionalità)

Vediamo ora come sia possibile sfruttare le potenzialità di WordPress e GamiPress per gestire alcune logiche dell’esperienza progettata.

Percorso di addestramento

L’utente ha deciso che vuole iscriversi al sito web del giornale scolastico online. Sappiamo che in questa fase ha bisogno di comprendere le regole di base del “gioco” e di sviluppare le capacità necessarie per svolgere le attività previste. Il modo migliore per farlo è creare un piccolo percorso di addestramento che lo motivi a compiere determinati passaggi. In dettaglio, ci si aspetta che l’utente guardi il tutorial video “Benvenuto nella redazione del giornalino online della scuola” (un video in cui vengono spiegate le regole che consentono di guadagnare punti esperienza, monete e tutto il resto) e che visiti il post “Guida per collaboratori del giornalino online della scuola” (in cui viene illustrato il funzionamento di WordPress in relazione alla creazione di articoli).

Per poter tracciare il comportamento dell’utente è necessario installare le estensioni gratuite

  • GamiPress – Youtube integration, per tracciare e ricompensare automaticamente l’azione dell’utente che guarda un determinato video (la presentazione delle regole del gioco, in questo caso)
  • GamiPress – Link, per tracciare e ricompensare automaticamente l’azione dell’utente che clicca su un determinato link (la guida per scrivere sul blog, in questo caso)

Una volta installate le estensioni, sarà possibile aggiungere gli shortcodes corretti per configurare correttamente il tracciamento delle azioni e l’attribuzione di punti. Ecco quelli che io ho utilizzato nell’esempio:

  • [gamipress_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=72xdCU__XCk” width=”640″ height=”360″ autoplay=”no” controls=”yes”] – questo shortcode può essere inserito all’interno di un articolo di WordPress e associato alla regola che segue
  • Benvenuto nella redazione del giornale scolastico online! Scopri subito come scrivere il tuo primo articolo con la [gamipress_link href=”http://localhost/gamificationsito/2020/03/14/guida-per-collaboratori/” label=”Guida per collaboratori del giornalino online della scuola” id=”linkaward” class=”aligncenter” target=”_blank” title=”Click here!”] – questo shortcode può essere inserito all’interno di un articolo di WordPress e associato alla regola che segue
Configurazione della regola per l’assegnazione di punti esperienza quando l’utente utilizza un link specifico

La presenza dello shortcode e gli attributi url nel caso del video e id nel caso del link sono presupposti senza i quali GamiPress non potrà svolgere correttamente il suo dovere.

Per essere certo che tutto funzioni, dopo aver simulato entrambe le azioni previste (visione video e lettura post con la guida per gli autori), puoi verificare che l’attribuzione dei punti esperienza sia stata correttamente effettuata accedendo al tuo profilo nella bacheca di WordPress e riscontrando la presenza del seguente log

Esempio di log che tracciano l’attribuzione di ricompense per azioni specifiche

Rendere evidenti i progressi

Come fare in modo che i progressi dell’utente siano ben visibili quando è collegato al sito web? La risposta sono i widget. L’installazione del plugin GamiPress consente anche di disporre di nuove tipologie di widget in WordPress, ovvero di componenti che aggiungono informazioni preziose nell’interfaccia del sito web.

Elenco di alcuni dei widget relativi al plugin GamiPress

La prima cosa da fare è informare l’utente che nella sezione profilo sono disponibili i dati relativi a

  • livello raggiunto (o livelli raggiunti)
  • punti accumulati
  • log di acquisizione di traguardi e ricompense

Per semplificare l’accesso a queste informazioni è inoltre possibile utilizzare ad esempio un widget come “GamiPress: User Points” all’interno di una barra laterale e opportunamente configurato

Esempio di configurazione per mostrare sul sito i punti esperienza dell’utente

Con la stessa logica è possibile inserire in articoli, pagine e sidebar gli altri widgets.

Aggiungere elementi grafici

Un’altra delle possibilità offerte da GamiPress consiste nell’aggiungere grafiche da abbinare agli elementi del progetto. Utile è ad esempio associare un’icona ai punti esperienza, un simbolo alle monete e un distintivo digitale per i vari traguardi.

É possibile associare un elemento grafico a ciascuna tipologia di punti

Il punto di partenza può essere una qualsiasi applicazione web che consente di creare in modo facile e veloce elementi grafici: Canva è ottimo un esempio.

Elementi grafici per la creazione di distintivi digitali

In alternativa è possibile scaricare gratuitamente dalla sezione Assets del sito web ufficiale di GamiPress delle icone già pronte per essere utilizzate.

Collezioni di icone pronte per progetti di gamification con GamiPress
Esempio di set (limitato ma efficace) di icone gratuite

Tutto qui?

Certamente no.

Nella prossima puntata della serie di articoli dedicata a GamiPress analizzeremo le possibilità di estendere il set di funzioni e meccaniche integrabili in un progetto di gamification, guardando alla vetrina degli addons a pagamento. Scopriremo che GamiPress è un software estremamente versatile e adattabile a progetti di gamification praticamente in qualsiasi ambito.

Se sei interessato a utilizzare GamiPress per integrare nel tuo sito web WordPress logiche di gamification, puoi lasciare il tuo commento a questo articolo!

Contact center nell’era della gamification

Oggi andremo ad esplorare una realtà aziendale molto diffusa in Italia che è anche un ambito fertilissimo dove far attecchire i principi della gamification: il mondo dei contact center.

I contact center sono un ambito ideale dove applicare la gamification a causa di alcune caratteristiche tipiche che ne debilitano la produttività e la qualità del lavoro. Innanzitutto le mansioni sono spesso ripetitive, ed obbligano ad utilizzare sempre le stesse metodologie di approccio con la clientela al telefono o in chat. In secondo luogo l’efficacia dell’operato del dipendente è tipicamente misurata con il numero di attivazioni o contratti o interventi riusciti realizzati nel corso della giornata, dimenticandosi della qualità del singolo intervento o della soddisfazione del cliente che non è monitorabile in una asettica lista di chiamate concluse.


Questo tipo di approccio risulta molto frustrante per l’operatore al terminale, che percepisce spesso di lavorare molto senza che emerga il suo impegno, magari semplicemente perchè i clienti contattati non hanno risposto alle sue telefonate.
I processi rigidi hanno l’effetto negativo di mercificare il lavoro facendo sentire le persone sottovalutate e demotivate. E’ inoltre molto oneroso in termini di tempo ed energie mentali gestire l’apprendimento di nuovi tool che vanno a complicare il lavoro aggiungendo profili di clienti e di documentazioni senza abbinare alcunchè di interessante al processo.

Per incrementare la produttività degli operatori diverse aziende americane hanno implementato algoritmi e interfacce grafiche che trasformano la routine in una vera user experience, con enorme successo.

Il prodotto che oggi analizziamo sono le Wallboard proposte da Novelvox (www.novelvox.com)

Novelvox ha prodotto dei pannelli sui quali mostrare il rendimento giornaliero e su più lungo periodo degli interventi degli operatori, e permette di raggrupparli in squadre rendendo visivamente democratica e di facile consultazione la qualità dell’operato di ogni team leader e dei suoi sottoposti.
I manager possono mostrare a schermo degli obiettivi di squadra e per singolo agente, mettendosi in competizione con gli altri team in una vera e propria gara che su wallboard è aggiornata con grafiche divertenti e accattivanti.

I manager posso anche elencare, sempre visivamente, classifiche di rendimento dei singoli (per esempio per premiare l’agente del mese) e performance dei team, rendendo la competizione in se stessa molto più motivante che il premio eventuale messo in palio. L’assegnazione di “badge” fornisce agli agenti un riconoscimento non monetario.

Le attività delle squadre e di interi dipartimenti che sommano più squadre vengono inoltre visualizzate con grafica simile a quella dei videogiochi: pensate per esempio ad un’auto che viaggia lentamente se un team non sta performando ma che viene mostrata rombante e con le fiamme sotto i cerchioni se il team sta superando le quote previste. Nell’esempio mostrato in foto si fa uso degli Hungry Birds, ma sono molteplici e customizzabili a richiesta le skin da applicare (pensate per esempio di utilizzare una mascotte o dei loghi dell’azienda stessa!).

La motivazione così introdotta nel servizio permette di reiterare comportamenti positivi che portano a una migliore qualità dell’ output e soddisfazione a cascata dei lavoratori e dei clienti.

In ambito di team building, l’uso delle wallboard di gamification aiuta a illustrare chiaramente i progressi di tutti rispetto alle metriche concordate, quindi nessuno dovrebbe avere dubbi su ciò che è richiesto da loro.Mantenere la competizione a un livello sano di gamification può anche incoraggiare la collaborazione all’interno dei team per garantire che il gruppo possa raggiungere o superare obiettivi comuni. Può stimolare e premiare la condivisione delle conoscenze e dimostrare in che modo un singolo agente contribuisce al successo della squadra.

Dal punto di vista della formazione, un altro grande vantaggio è dato dal visualizzare in modo pratico i tempi morti e le metriche giornaliere che permettono ai leader di individuare gli orari in cui i singoli agenti sono più scarichi di mansioni per indirizzarli su un corso. Ciò aiuta a ridurre i costi di formazione e rende l’apprendimento stesso meno faticoso.

Se pensiamo poi al turn over aziendale, è probabile che un agente impegnato, motivato e ad alte prestazioni rimanga più a lungo nel proprio ruolo, il che riduce i costi associati a questo problema. Probabilmente ci saranno anche casi ridotti di assenteismo.

 

La gamification ha insomma introdotto grazie alle wallboard performance, risparmi e motivazione di medio o lungo periodo laddove esisteva stress e confusione, oltre ad un effetto wow che si può rinnovare una volta esaurito modificando le grafiche o rimescolando i team!

 

 

 

L’equazione lavoratore felice uguale lavoro produttivo è sempre ovvia quando la si riscontra dopo aver applicato la gamification, eppure non sono molti gli esempi edificanti dove tool come quelli di Novelvox vengono applicati, anzi in Italia si può dire che quasi non esista questa concezione, è sarebbe molto utile che le aziende dedicassero risorse apposite a questo aspetto.
La gamification è oggi imprescindibile, se non letteralmente la parola d’ordine per moltiplicare i risultati nei call center italiani.

Gamification del Sito Web: GamiPress – Parte 2

Nella prima parte della serie di articoli su GamiPress, plugin WordPress per integrare logiche di gamification in progetti per il web e non solo, è stata offerta una panoramica delle logiche di funzionamento e delle varie caratteristiche.

L’obiettivo di questo secondo articolo è quello di trattare alcune configurazioni di base che possono servire come punto di partenza per la gamification di un progetto sia online che offline. GamiPress infatti consente la gestione di meccaniche di ricompensa (punti, traguardi e livelli) sia a partire da azioni che l’utente compie sul sito (commento di un post, autenticazione, visione di un contenuto video), sia utilizzando le funzioni per il riconoscimento manuale in occasione di specifiche circostanze non tracciabili sul sito (acquisto di un prodotto, partecipazione a un evento).

In dettaglio, saranno di seguito presentate alcune indicazioni operative per la configurazione di GamiPress sulla base di un semplice progetto che prevede l’integrazione di logiche di gamification nella gestione di un giornale scolastico online.

 

Gamification di un giornale scolastico online

 

Il progetto prevede sia azioni che gli utenti avranno occasione di compiere tramite WordPress e che prevederanno l’attribuzione automatica e periodica di ricompense, sia attività di altro tipo e per le quali sono previsti riconoscimenti assegnati manualmente dall’amministratore del sistema.

L’immagine che segue presenta le varie azioni che ci si aspetta che l’utente compia nelle varie fasi dell’esperienza. Le azioni sono organizzate in quattro fasi: discovery (scoperta), onboarding (addestramento), scaffolding (abitudine), endgame (fine esperienza).

 

Azioni che l’utente compierà nelle varie fasi dell’esperienza

Le fasi dell’esperienza utente

  • Discovery: le azioni previste in questa fase sono quelle che consentono all’utente di conoscere l’esperienza; questa fase termina nel momento in cui l’utente decide di iscriversi al sito del giornalino scolastico online
  • Onboarding: le azioni previste in questa fase consistono in una sorta di addestramento dell’utente rispetto alla gestione e alla redazione di contenuti per il giornalino online; questa fase termina simbolicamente nel momento in cui l’utente scrive e pubblica il primo post
  • Scaffolding: le azioni previste in questa fase sono caratterizzate dall’abitudine che l’utente sviluppa nel compiere attività in modo ricorrente per un periodo di tempo prolungato; questa fase termina simbolicamente nel momento in cui l’utente ha ripetuto per molte volte le azioni previste (e inizia ad avvertire una sensazione di scarso coinvolgimento)
  • Endgame: le azioni previste in questa fase prevedono la possibilità di contribuire alla popolarità del progetto e al suo sviluppo

 

Meccaniche ed altri elementi progettuali

Il progetto prevede diversi elementi pensati per aumentare il coinvolgimento degli utenti e che richiedono un approfondimento. Essi sono presentati sinteticamente nell’elenco che segue con l’obiettivo di esplicitare la motivazione e il senso di alcune scelte progettuali.

  • Punti esperienza: questo contatore consente all’utente di tenere traccia della propria esperienza ed è il punto di riferimento per la meccanica di crescita a livelli; questi punti non sono spendibili e non descrescono mai
  • Monete: questo contatore consente all’utente di accumulare moneta virtuale che potrà essere spesa per l’acquisto di beni virtuali (o reali, nel caso in cui lo si ritenesse opportuno); nel momento in cui viene spesa il contatore decresce
  • Contenuti speciali: i contenuti video “Benvenuto nella redazione del giornalino online della scuola” e “Guida per collaboratori del giornalino online della scuola” sono contenuti chiave per sviluppare coinvolgimento e competenza negli utenti, nella fase iniziale; consentiranno di utilizzare GamiPress per assegnare in automatico ricompense quando un utente visita una determinata pagina del sito o guarda un video
  • Pagina “Hall of Fame”: si tratta della vetrina degli utenti che hanno raggiunto un determinato livello di esperienza; quando un utente lascia il suo segno nella Hall of Fame è ormai esperto ed è a tutti gli effetti nella fase endgame dell’esperienza
  • Pagina “Sfide”: su questa pagina l’amministratore del sito pubblica periodicamente delle sfide a cui gli utenti possono partecipare per guadagnare più punti esperienza, monete e progredire più velocemente rispetto ai vari livelli;
  • Azioni ripetitive: l’esperienza è pensata per incentivare gli utenti a contribuire in modo attivo e costante alla crescita del giornalino online della scuola; per questo motivo la scelta è stata quella di riconoscere una ricompensa a frequenza giornaliera o mensile in punti esperienza e monete, per questo tipo di attività

Impostazioni di GamiPress

Il problema ora è… come gestire tutto questo in GamiPress? Per rispondere è bene ricordare che il plugin base consente di organizzare e gestire tre diverse tipologie di elemento: i punti, i traguardi e i livelli. Dopo aver installato tutto il software necessario sarà quindi necessari procedere a:

  1. Creare una tipologia di punti per ogni contatore previsto dal progetto; nel nostro caso creeremo le tipologie punti esperienza e monete
  2. Creare una tipologia di traguardo per ogni riconoscimento da assegnare; nel caso del nostro progetto possiamo ipotizzare di creare un traguardo per la fruizione dei contenuti speciali e di traguardi per la vittoria di una sfida o il raggiungimento dellla Hall of Fame
  3. Creare la struttura di sviluppo a livelli; per semplicità la nostra prevede cinque livelli di esperienza (utente junior, utente apprentice, utente senior, utente master, utente hall of fame)

 

Creazione di una tipologia di punti

La funzione per la creazione di Point Types in GamiPress

L’immagine presenta la finestra attraverso cui è possibile creare una nuova tipologia di punti in GamiPress. Nello specifico viene mostrata la configurazione dei Punti Esperienza e un esempio di ricompensa automatica (Automatic Points Awards): ogni volta che l’utente si autentica sul sito web guadagna 50 punti esperienza; la ricompensa prevede il limite di una occorrenza al giorno e nessun limite assoluto di occorrenze. L’etichetta o “label” consente di identificare questa regola e di riferirla in modo chiaro al progetto “su carta”. É possibile aggiungere ulteriori regole, disattivare momentaneamente una regola o eliminarla.

Per creare la tipologia di punti monete, in base a quanto previsto dal progetto, è sufficiente ripetere la procedura.

Creazione di un traguardo

I traguardi in GamiPress vanno organizzati in categorie. Il nostro progetto prevede diverse tipologie di traguardo come ad esempio la partecipazione a una sfida e l’eventuale la vittoria. Potremmo ipotizzare di aggiungere ulteriori traguardi per gli articoli più condivisi, letti, commentati o per specifiche azioni previste nella fase endgame del nostro progetto (proposta di una nuova sfida, proposta di nuovi livelli, …).

In questo caso partiamo dalla creazione della categoria “Sfide” e dei traguardi “Candidatura alla Sfida A” (+ 500 Punti Esperienza) e “Vittoria della Sfida A” (+ 2000 Punti Esperienza).

Creazione di una categoria di traguardi

La categoria creata, una volta pubblicata, sarà disponibile in “Achievements“. Da questo momento sarà possibile inserire diversi traguardi associati ad essa.

 

Configurazione di un traguardo

Per ciascun traguardo è possibile definire un’assegnazione automatica di punti, la modalità di assegnazione (“Admin-awarded Only” significa che solo l’amministratore può assegnare questo traguardo manualmente a uno o più utenti), un messaggio di congratulazioni e diverse altre impostazioni.

Creazione di un livello

I livelli o “Rank Types” in GamiPress, come i traguardi, devono essere organizzati in categorie. Il nostro progetto prevede solo una categoria chiamata per semplicità (e originalità) “livelli“. La categoria prevede i cinque livelli già elencati sopra.

 

Creazione di una categoria di livelli

La categoria creata, una volta pubblicata, sarà disponibile in “Ranks“. Da questo momento sarà possibile inserire diversi livelli associati ad essa.

 

Configurazione di un livello

Per ogni livello aggiunto è possibile specificare un messaggio personalizzato e attivare la modalità di sblocco con punti: in questo caso il livello Utente Apprentice viene sbloccato al raggiungimento di 1000 Punti Esperienza. Prima del livello Utente Apprentice è stato però necessario creare il livello di base Utente Junior. Senza questo passaggio GamiPress non consente di configurare alcune impostazioni avanzate per i livelli.

Conclusioni

Il progetto, come avrai intuito, prevede un po’ di lavoro per approntare tutte le configurazioni necessarie. La cosa più importante è partire da un’idea progetto definita perchè è facile (oltre che stimolante) lasciarsi ispirare dalle potenzialità dello strumento e cedere alla tentazione di integrare elementi non necessari.

 

Nel prossimo articolo presenterò ulteriori elementi di design che GamiPress offre a professionisti e appassionati di gamification per la gestione di progetti. In particolare, analizzeremo le funzioni che attraverso i widget consentono di fornire agli utenti riscontri relativi alle azioni compiute e alcune estensioni gratuite.

Se sei interessato a sfruttare le potenzialità di GamiPress nel tuo progetto o sito web lascia un commento al post condiviso per ricevere suggerimenti e indicazioni!

A cura di Sergio Ligato

Smarty Pig gamification del salvadanaio

Il grande successo della gamification lo si deve principalmente alla sua capacità di entrare improvvisamente in una routine quotidiana, alla quale abbiamo finora guardato sempre con gli stessi occhi e con gli stessi strumenti, rivoluzionarla in meglio, e passare oltre verso altri lidi come se il tutto fosse stato ovvio. E’ questa la sensazione che si prova quando si mette la gestione della propria economia personale in mano a… beh questo piccolo maialino del web, Smarty Pig!

Cosa è Smarty Pig (www.smartypig.com)?
Nato e diffuso in America, pensatelo come un salvadanaio virtuale, collegato con il vostro conto bancario, che si autogestisce per il raggiungimento di obiettivi finanziari, e che vi informa e motiva al raggiungimento di piccoli (o grandi) risultati nel tempo.

Che scopo ha Smarty Pig?

SmartyPig è stato progettato per metterti in controllo della tua indipendenza finanziaria, aiutandoti a costruire una mentalità da risparmiatore e poi premiandoti con ricompense scelte da te e pagate con i risparmi automatizzati.

Il sistema di pianificazione degli obiettivi di SmartyPig non solo ti aiuta a mappare gli acquisti a breve termine come regali di compleanno, ma anche obiettivi di risparmio a lungo termine come un viaggio o un nuovo computer.

Gli obiettivi di risparmio possono essere finanziati con contributi periodici da un conto corrente, secondo la modalità “imposta e poi dimentica”. E SmartyPig ti aiuta anche a rimanere in pista con promemoria, tassi di interessecompetitivi a te dedicati e bonus per il referral di altre persone.

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Come si imposta Smarty Pig?

Sono necessari 4 step per preparare un profilo.

Innanzitutto ti verranno chieste informazioni sensibili come numero di cellulare, numero di social security (il nostro codice fiscale), la licenza di guida (la nostra patente) e i dati del conto bancario (il nostro IBAN).

Una volta certificata l’identità, dovremo creare dei goals.

Il risparmio è più facile con obiettivi specifici perché visualizzi il premio piuttosto che il processo, e SmartyPig semplifica il monitoraggio dell’avanzamento dei tuoi obiettivi.

Quando avrai creato la tua lunga lista di obiettivi, dovrai decidere come finanziarli. Il modo più semplice è farlo automaticamente. Puoi scegliere di impostare un deposito mensile o bisettimanale dal tuo conto bancario collegato per assicurarti di non dimenticare di risparmiare.

Naturalmente è possibile ritirare i fondi in caso di necessità o aumentarli saltuariamente (pensate a un obietto “fondo per il figlio” a cui un parente può aggiungere qualcosa in un qualsiasi momento).

Potete infine ottenere dei bonus in vero denaro trasferito al vostro profilo se indirizzate degli amici alla registrazione.

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Come funziona?
Smarty Pig ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi di acquisto. Supponiamo che tu voglia acquistare un nuovo divano. Bene, con Smarty Pig, imposti il divano come obiettivo di risparmio e poi depositi automaticamente i soldi dal tuo conto bancario al tuo conto Divano Nuovo. Riempirai lentamente la barra di avanzamento fino a quando non sarai completo al 100%. Smarty Pig ti motiverà quando sei vicino all’obiettivo e ti ricorderà quali acquisti puoi finalmente realizzare, più o meno come fossero un regalo inaspettato!

 

Perché funziona?

Rende il processo di risparmio incredibilmente facile. Si tratta di un approccio “imposta e dimentica” che ti fa sentire intelligente e finanziariamente esperto.

Anziché un noioso diagramma a torte in Excel, Smarty Pig propone progressi visivi e consultabili in un istante; ti consente di nominare i tuoi obiettivi, dandoti libertà creativa di immaginare il tuo scenario; inoltre, fa un ottimo lavoro nell’incoraggiarti a spendere i tuoi soldi una volta raggiunti i tuoi obiettivi di risparmio.

Ma funziona?

Questa esperienza online di gamification applicata alla finanza personale è molto efficace e sarebbe sicuramente da tradurre anche qui da noi, dove peraltro esistono piattaforme come gimme5 che in parte ne ricoprono la filosofia, ma riteniamo con un pizzico più di serietà e un poco meno di coinvolgimento.

A cura di Valter Prette

 

Gamification per la Selezione del Personale: Glickon

Le faremo sapere“. Questa espressione ha caratterizzato per molte persone la fase finale del contatto con un’azienda, in occasione di una candidatura per un’opportunità lavorativa. La frase genera la sensazione di entrare in un limbo o in una condizione in cui, è chiaro, le redini sono nelle mani di chi seleziona e deciderà se, come e quando dare anche solo un riscontro, sia esso positivo o negativo. La gamification per fortuna offre interessanti opportunità per le aziende che intendono progettare e gestire una candidate experience più coinvolgente ed efficiente, anche grazie a servizi come Glickon. glickon-gamification-dipendenti

Un nuovo modello di candidate experience

Glickon è una piattaforma web nata nel 2013 con l’obiettivo di rendere rapido e coinvolgente il percorso di recruiting di candidati. Il progetto, che nel frattempo è cresciuto e si è ampliato, favorisce il contatto fra persone di talento e aziende, permettendo potenzialmente a chiunque di realizzare uno dei sogni più comuni: trovare il lavoro dei propri sogni. Il servizio propone un nuovo paradigma di candidate experience, intesa come esperienza che porta un utente a candidarsi, a procedere nella fase di preselezione per essere poi selezionato. Glickon propone una suite di strumenti utili ad aziende e professionisti per attirare in modo organico candidati, verificare le loro competenze, raggiungere i migliori talenti e farlo nel minor tempo possibile. Glickon può essere utilizzato tanto da chi cerca lavoro quanto da chi intende progettare e proporre opportunità di lavoro in modo coinvolgente.
Immagine tratta da https://www.glickon.com/it/

Glickon per chi cerca lavoro

Il sito web ufficiale di progetto offre un’interessante vetrina di aziende e opportunità lavorative con l’indicazione delle competenze più richieste. Il portale consente agli utenti di effettuare una registrazione gratuita e di iniziare con pochi click a selezionare annunci per i quali candidarsi o sfidare i migliori utenti mettendo alla prove le proprie competenze. Il menu di navigazione principale, disponibile per gli utenti registrati, consente infatti di effettuare ricerche per challenge (sfide), aziende o competenze. Le opportunità sono organizzate in categorie che vanno dalla contabilità al business development, dall’informatica al marketing, passando per arte, scienze e formazione. La sezione aziende presenta una vetrina di realtà che hanno deciso di investire su Glickon per raggiungere i propri candidati. La pagina di dettaglio di ogni impresa consiste in una vetrina di posizioni aperte e di sfide che consentono di valutare in modo semplice e volce il proprio livello di preparazione attraverso quiz e questionari. Le sezioni come “Chi siamo” o “Mission e valori” raccontano in modo essenziale i tratti peculiari di ogni realtà. Il profilo personale, una volta effettuata la registrazione, consente di impostare i propri dati e di tenere traccia dei progressi sulla piattaforma, di creare la propria rete di aziende e persone seguite e di caricare il curriculum vitae. L’esperienza e le attività svolte sulla piattaforma consentono di collezionare badge e guadagnare punti, elementi pensati per stimolare la componente estrinseca di motivazione legata alle dimensioni di sviluppo e realizzazione. Le componenti di sfida di altri utenti e di dinamiche social integrano elementi legati alla leva di influenza sociale e relazionalità.

Glickon per chi offre lavoro

Il sito web offre alle aziende la possibilità di richiedere una dimostrazione o “demo” delle funzioni per creare una nuova community e progettare un’esperienza di candidatura su misura per ogni esigenza. Non è apparentemente disponibile un prospetto dei costi del servizio ma è possibile dare un’occhiata all’area riservata visionando le numerose risorse video disponibili sul canale YouTube ufficiale del progetto. La playlist “Webinar | Glickon Candidate Experience” in particolare offre una panoramica completa delle fasi necessarie per creare sfide o “challenge” con Glickon, creare quiz, sondaggi o personalizzare i form per la raccolta dei dati. Le sfide e le opportunità di lavoro dell’azienda che ha progettato la propria candidate experience diventano immediatamente disponibili nella pagina pubblica su Glickon e consentono di iniziare a raccogliere informazioni preziose per l’individuazione dei candidati ideali. Interessante è inoltre la possibilità di inserire nell’esperienza del candidato anche dei video assesment, ovvero una modalità di interazione che richiede all’utente di registrare un video in cui si presenta e risponde a domande o stimoli specifici.

Non solo candidate experience

Come si legge sul sito web di Glickon, gli strumenti avanzati disponibili in piattaforma consentono di personalizzare non solo una esperienza di candidatura ma anche percorsi di valutazione delle competenze e di formazione per dipendenti. La candidate experience in questo caso diventa employee experience e consente di gestire sfide e quiz per i propri dipendenti. Un’altra funzione molto interessante è rappresentata dalla modalità “Live Game“. Questa modalità consente di sfruttare le potenzialità delle sfide e degli strumenti per l’acquisizione di informazioni strategiche in contesti particolari quali eventi dal vivo e momenti di incontro sia in presenza di candidati che di dipendenti. Gli utenti possono prendere così parte a un vero e proprio game-show interattivo semplicemente scaricando sul proprio smartphone l’apposita app (in fase di sviluppo nel momento in cui questo articolo viene pubblicato) dallo store di riferimento.
Il progetto propone infine un servizio chiamato GlickonX che consiste in un software di people analytics per l’analisi dei dati aziendali, la simulazione di scenari tramite algoritmi predittivi e l’idenfiticazione di ruoli strategici o critici per l’organizzazione.

C’era una volta il curriculum vitae

Aziende importanti hanno utilizzato il servizio con successo, aumentando in modo significativo il numero di candidature per posizioni aperte e ottimizzando la raccolta e l’analisi di informazioni. È il caso di Accenture, multinazionale di consulenza strategica, che grazie a Glickon ha progettato una candidate experience finalizzata alla raccolta di candidature di millenials con competenze in ambito STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), al consolidamento di una percezione positiva del brand e all’analisi di competenze legate alla cybersecurity. Le candidature ricevute sono state 209 con un’età media di 29 anni, di cui il 25% costituito da talenti laureatisi con una votazione di 110/110. C’è da aspettarsi che la gamification e la progettazione di esperienze sempre più coinvolgenti stravolgano nei prossimi anni le modalità attraverso cui le persone ricercano un impiego e le aziende selezionano i profili più adatti e competitivi. La tua azienda è pronta a raccogliere la sfida?   A cura di Sergio Ligato

Piattaforme di Gamification – Gametize

La gamification è una disciplina in forte espensione che sta contaminando molti ambiti della vita e sta contribuendo al raggiungimento di risultati significativi passando per l’aspetto più importante di ogni esperienza: il coinvolgimento. Creare esperienze coinvolgenti, in qualsiasi ambito, è un compito complesso. La tecnologia però, come spesso accade, può offrire stimoli e tutto il supporto necessario per raggiungere un obiettivo con meno fatica. Il mondo del web offre a questo proposito molte soluzioni software utili a organizzare e gestire attività secondo le logiche della gamification. Una di queste è Gametize, che si propone come una soluzione di semplice utilizzo per la creazione e la gestione di esperienze coinvolgenti. tool per la gamification Diverse aziende hanno già adottato la piattaforma per la gestione di progetti legati al coinvolgimento dei clienti o dei dipendenti, nell’ambito di percorsi di apprendimento o di sviluppo di competenze e per la selezione di profili di talento. Unilever, una delle più grandi multinazionali al mondo con prodotti distribuiti in 190 stati, ha deciso di sviluppare un progetto con Gametize in occasione del lancio di una nuova linea di prodotto, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento e il livello di fidelizzazione degli utenti del sito. Nel 2015 la compagnia ha progettato un test semplice e scalabile per associare la personalità del cliente alla fragranza più adatta e lo ha implementato attraverso la piattaforma Gametize, principalmente per questioni legate alla possibilità di creare e modificare in modo semplice e rapido i contenuti. Obiettivi di progetto, come si legge da un rapporto disponibile sul sito web ufficiale della piattaforma, erano aumentare il tempo trascorso sul sito web e favorire il ritorno dei visitatori, educare l’utenza rispetto alle tipologie di fragranza e fornire risultati personalizzati attraverso contenuti interattivi e stimolanti. I test completati sul sito web sono stati 12.500 (il 92% degli utenti coinvolti) e la media di permanenza sul sito web è stata di circa 4 minuti per utente.

Panoramica della piattaforma

Gametize, disponibile per ora in inglese e spagnolo, consente di creare progetti coinvolgenti secondo logiche di gamification in pochi minuti e in modo intuitivo. Il punto di partenza per la creazione di un progetto è la registrazione di un account. Effettuata l’autenticazione è possibile provare gratuitamente le funzionalità della piattaforma per 7 giorni e creare il primo progetto.
Breve panoramica della piattaforma Gametize
Chi progetta l’esperienza può trasformare i propri contenuti in attività interattive selezionando fra le più di dieci tipologie di sfida disponibili sulla piattaforma:
  • flashcard
  • sfida standard
  • sfida basata su foto
  • sfida basata su video
  • sfida quiz a unico tentativo
  • sfida quiz a più tentativi
  • sfida profezia
  • sfida sondaggio a selezione singola
  • sfida sondaggio a selezione multipla
  • sfida basata su conferma
  • sfida basata su codice segreto
  • sfida basata su modulo personalizzato
  • sfida basata su codice QR
Ogni utente può svolgere l’esperienza e affrontare le sfide previste semplicemente scaricando e installando sul proprio dispositivo l’applicazione gratuita disponibile sia su Google Play per sistemi Android che su App Store per sistemi iOS. In alternativa, è possibile accedere all’esperienza utilizzando l’applicazione web disponibile all’indirizzo https://app.gametize.com/. Gli aspetti di gamification che favoriscono il coinvolgimento degli utenti prevedono elementi di ricompensa per le sfide affrontate, feedback costanti e istantanei, elementi di competizione e di socializzazione, monitoraggio dei progressi e raggiungimento di traguardi significativi. gamification-applicazione-web-gametize

Caratteristiche chiave

Sfide e interattività sono certamente i punti di forza di Gametize. L’amministratore dell’esperienza (o “gioco”) può stabilire la ricompensa in punti prevista per il superamento di ogni sfida o definire modalità di raccolta di informazioni personalizzate fornite dagli utenti. Le sfide possono essere attivate in base a date e orari prestabiliti o sbloccate dagli utenti solo al verificarsi di determinate condizioni. Gli utenti, oltre a interagire con i contenuti e guadagnare punti, possono votare e commentare ogni sfida. Gametize prevede che gli utenti possano organizzarsi o essere organizzati in squadre e possano collaborare per il raggiungimento di obiettivi. Il giocatore ha inoltre la possibilità di conoscere il proprio posizionamento e quello della propria squadra in classifica. La piattaforma consente di gestire agevolmente traguardi e ricompense che possono essere sia fisiche che virtuali e possono essere conquistate o riscattate scambiando i punti guadagnati. Il gestore dell’esperienza può definire regole e limiti che regolamentino in modo opportuno le dinamiche di ricompensa. Ogni progetto di gamification che si rispetti deve prevedere un sistema di acquisizione e analisi di metriche e informazioni sull’esperienza degli utenti. Gametize offre al gestore dell’esperienza la possibilità di analizzare modalità e statistiche relative alle interazioni fra utenti e contenuti. I dati, disponibili in forma aggregata o disaggregata -per utente, traguardo, progetto, commenti, voti, squadra, attività, …-, possono essere esportati in formato CSV. gametize-meccaniche

Da dove partire

Il sito web ufficiale della piattaforma propone molti contenuti formativi in lingua inglese, utili anche a chi intenda muovere i primi passi nel mondo della gamification. Un’iniziativa interessante del team di sviluppo di Gametize è Online Masterclass (https://corp.gametize.com/masterclass/), percorso formativo online che presenta concetti di base e funzioni utili per la creazione del primo progetto. Per comprendere meglio le potenzialità di Gametize è possibile partecipare al “Demo Game Walkthrough”, ovvero un’esperienza di gioco di prova che prevede una carrellata delle diverse tipologie di sfida e di funzioni disponibili in un progetto tipo.

Conclusioni

I piani a pagamento per l’utilizzo di Gametize consentono l’utilizzo della piattaforma a partire da 100 $ (pagamento mensile) per il piano Light. Il piano Regular (200 $/mese) consente di ampliare il set di funzioni della piattaforma con il “Gametize Booster Pack”, ovvero un estensione che prevede strumenti avanzati quali accessi multipli come amministratore dell’esperienza, classifiche di squadra, archivio di immagini e modelli di contenuto, funzioni per la personalizzazione delle email e supporto con priorità. Solo il piano Premium Plus (12.000 $ all’anno) consente di sfruttare le funzionalità della piattaforma in modalità white-label, ovvero sostituendo il proprio logo aziendale a quello di Gametize. Gametize è certamente una piattaforma interessante e molto accessibile per chiunque abbia necessità di realizzare esperienze coinvolgenti in qualsiasi ambito.   A cura di Sergio Ligato

Gamification e beneficienza si incontrano con Gamindo

Con Gamindo, concedersi una veloce partita in pausa pranzo o mentre si attende l’arrivo dell’autobus non è più un’attività fine a sé stessa o finalizzata esclusivamente al proprio piacere personale.

L’applicazione, sviluppata da una piccola software house italiana, è gratuita, disponibile al download sia su App Store che su Google Play e al primo avvio si presenta come una qualsiasi raccolta di minigiochi più o meno brandizzati.

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Da riletture di grandi classici, come Arkanoid per esempio, ad esperimenti che sviluppano idee di design più originali, per lo più puzzle game o endless runner, si tratta di un elenco mai definitivo o uguale a sé stesso, soggetto a periodiche modifiche che introducono nuovi titoli ed eliminano quelli più vecchi.

Creato il proprio profilo, si ha la piena e totale libertà di dedicarsi all’attività che più si preferisce, senza alcuna limitazione in termini di tempo o di partite effettuabili giornalmente. Il software, al contrario, incentiva l’utente a dedicare regolarmente un po’ del suo tempo ai vari minigiochi, proprio per la particolarità che rende Gamindo un progetto estremamente interessante, unico nel suo genere e doppiamente utile.

Oltre a divertire ed intrattenere, l’app permette di fare beneficenza semplicemente superando i livelli e registrando nuovi high-score. Nessuna donazione diretta, né esborso di denaro per acquisti in-game o per sbloccare ulteriori funzionalità. Basta giocare affinché con l’accumulo di gemme, elargite non appena si conclude una partita, uno o più enti non profit ricevano denaro direttamente dagli sponsor e dalle aziende che hanno deciso di spendersi in prima persona, stipulando accordi specifici con la stessa software house nostrana.

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Il sistema su cui si regge Gamindo, ben illustrato sul sito ufficiale(https://gamindo.com/come-funziona/), prevede una sorta di circolarità in cui tutte le parti chiamate in causa guadagnano qualcosa. L’utente si diverte, gli enti ricevono i contributi, i brand guadagnano in visibilità grazie a banner pubblicitari e product placement.

C’è tuttavia un ulteriore ingrediente che rende la formula vincente e protesa ad incentivare l’avvio dell’app da parte dell’utente. Gli sviluppatori hanno infatti ben pensato di tirare in ballo alcuni meccanismi propri della gamification.

Accedendo al proprio profilo, direttamente dal menù principale, si può visionare la propria scheda che riporta il numero totale di gemme ottenute ed il livello di esperienza raggiunto. Per ogni minigioco, sempre da questa schermata, potrete confrontare il vostro high-score con quello degli amici e, più in generale, di chiunque utilizzi l’app. Potrete inoltreconsultare la Hall of Fame degli utenti più attivi, facendovi così un’idea del gap da ricucire per poter reclamare un posto in questo gruppo esclusivo.

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Inoltre, tramite una specifica funzione, con pochi passaggi si possono imbastire vere e proprie sfide da lanciare a qualsiasi altro videogiocatore, impostando i parametri di vittoria nei singoli giochi che vi faranno fruttare gemme extra, utili a scalare posizioni nella classifica generale.

Per quanto i piccoli videogiochi inseriti nella raccolta non brillino particolarmente per originalità o qualità intrinseche, Gamindo riesce perfettamente nel compito preposto. Da una parte si configura come il passatempo ideale per videogiocatori occasionali in cerca di intrattenimento senza grosse pretese. Dall’altra si dimostra un ottimo espediente per racimolare un po’ di denaro a scopi benefici.

La ricetta funziona non solo perché fa leva sui buoni sentimenti degli utenti. Grazie ai meccanismi attivati dalla gamification, che si palesano in questa app nel costante accumulo di gemme e nel continuo aggiornamento di classifiche globali e parziali, ci si scopre coinvolti in una costante gara per la conquista della vetta.Scorgere il proprio profilo tra i top-scorer regala un’insospettabile soddisfazione, ulteriormente intensificata dalla certezza di aver compiuto una buona azione, semplicemente divertendosi.

Gamindo è un esempio quanto mai efficace di gamification applicata ad un software che fa della beneficienza la sua ragione d’essere.

Lorenzo Kobe Fazio

Assicurazioni Generali sperimenta la gamification con MyGame

Nell’ambito di un globale, profondo e gradito restyling dell’applicazione di Assicurazioni Generali, il noto gruppo assicurativo che opera per lo più in Europa, America del Nord ed Estremo Oriente, tra le molte novità da segnalare, ben visibile già nella home page che vi accoglierà all’avvio del software, c’è anche MyGame.

Come il nome lascia intendere, si tratta di un modesto e rudimentale videogioco, poco più che un quiz che, declinando alle sue esigenze le basi concettuali della gamification, riesce tuttavia nel duplice intento di intrattenere l’utente, istruendolo al contempo su semplici, quanto fondamentali nozioni, tutte ovviamente inerenti ai numerosi centri d’interesse dell’azienda promotrice dell’iniziativa.

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Lo scopo, dichiarato a chiare lettere sin dalla prima schermata che vi introdurrà al menù principale, è puramente didattico, poco più che un espediente con cui comprovare il grado di conoscenza del fruitore su argomenti come il rispetto per l’ambiente, la salute, la conoscenza delle normative che regolano la circolazione di autovetture e moto.

Il cardine attorno cui ruota MyGame sono le 26 prove, divise in differenti categorie, che compongono quella che potremmo chiamare la campagna principale del titolo. Ognuna di esse propone cinque domande a risposta multipla tra cui scegliere. In base ai propri risultati, si viene premiati sia con un avanzamento delle statistiche che compongono il proprio profilo personale, profilo naturalmente inserito in una classifica globale, sia con un certo quantitativo di punti spendibili per potenziare progressivamente alcuni oggetti decorativi, come una casa, uno zaino o un mezzo di trasporto, azione che vi regalerà certamente piccole soddisfazioni, ma assolutamente fine a sé stessa.

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L’app di Assicurazioni Generali, difatti, per quanto intrigante anche sotto il profilo artistico, grazie a colori sgargianti e a figure stilizzate quanto basta, non si fregia di chissà quale concept che stimoli l’utente a migliorarsi o ad affrontare nuovamente una delle prove proposte in cerca di un punteggio più alto. Non si sbloccano nuove sessioni, né si viene effettivamente premiati per i risultati ottenuti.

Tuttavia, ha un indiscutibile pregio: pone sotto l’attenzione del fruitore alcune questioni piuttosto utili nella vita di tutti i giorni. A discapito della riposta scelta tra quelle disponibili, MyGame si preoccupa in ogni caso di visualizzare una breve didascalia, a commento del quesito appena sollevato, generosa di consigli, curiosità, precisazioni.

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Si (ri)scoprono, per esempio, i limiti di velocità in condizioni particolari, si viene informati su quali verdure sia meglio acquistare in base alla stagione, viene fatta luce sulla regolamentazione dei condomini. Piccole informazioni, insomma, che possono tornare sempre utili, apprese in un contesto ludico divertente, per quanto ridotto ai minimi termini.

MyGame, proprio per la sua basilarità, dimostra quanto la gamification possa essere efficace, anche a fronte di meccaniche di gameplay effimere ed elementari. Non si tratta certamente di un’applicazione che instrada l’utente in un percorso di crescita, virtuale o non che sia, sorretta da una progressione che si concretizzi in ricompense di qualche tipo, tanto più che la stessa classifica online non fornisce precise indicazioni per stabilire il proprio livello di abilità rispetto agli altri utenti.

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Eppure, nonostante i tanti limiti e la natura volutamente rudimentale del software, MyGame è un prodotto ideale per imparare qualcosa di nuovo divertendosi, tra una piccola pausa e l’altra.

 

Lorenzo Kobe Fazio

 

 

Disegnare il coinvolgimento in ambito formazione

Stando ai risultati di una indagina condotta da Wingage, col coordinamento scientifico del nostro Fabio Viola, è proprio la formazione il settore in cui le aziende italiane stanno introducendo maggiormente la gamification. D’altronde numerosi dati concordano col dirci la sempre meno propensione delle nuove generazioni alla classica formazione in aula frontale ed alla diretta derivazione dell’e-learning. Il mancato coinvolgimento è prodromico al mancato apprendimento che a sua volta implica una perdita notevole di produttività per le aziende con dipendenti che poco o male conoscono le procedure, schede prodotto e best practice.

Proprio oggi, a firma Fabio Viola, è apparso un guest post sul blog di MosaicoeLearning (società che ha già ospitato nel suo Digital Tour il nostro guru) dal titolo “Gamification e Design del Coinvolgimento”. Ne riportiamo un estratto con il consiglio di leggerlo integralmente sul post originale.

“Il design del coinvolgimento è il superamento della tradizionale logica delle esperienze pensate per essere efficaci, efficienti, usabili ed ergonomiche con un approccio top to down. In un’epoca in cui numerosi dati concorrono a raccontarci una progressiva rarefazione del coinvolgimento delle nuove generazioni, qui indicate con la cesoia dei nati dopo il 1980, verso se stessi, il prossimo, i prodotti e le esperienze è fondamentale attuare un cambio progettuale che porti le aziende a focalizzarsi sul tempo come KPI primaria di relazione.

Il design del coinvolgimento punta a trasformare gli “utenti” in “experiencer” con una metodologia che potremmo definire “Engagement Centered Design”. Da qui la gamification come chiave operativa che mutua 40 anni di logiche, meccaniche e dinamiche sviluppate dall’industria dei videogiochi per ripensare ogni momento della nostra quotidianità.  I videogiochi altro non sono che learning ed emotional machine, ambienti in cui viene scientemente disegnata una alternanza di stati di animo (sorpresa, imprevedibilità, altruismo, competizione, gioia, frustrazione, sfida) per generare alte dosi di coinvolgimento prodromiche al trasferimento del contenuto/obiettivo dell’azienda.

gamification carte

Oltre 100 carte per progettare la gamification realizzate da Fabio Viola

Nel mio penultimo saggio “L’Arte del Coinvolgimento” (Hoepli 2017) dedico un intero capitolo al passaggio dallo storytelling allo storydoing. I videogiochi sono l’unica esperienza i cui fruitori parlano in prima persona, “ho salvato la principessa” o “ho ucciso il mostro”. Questo passaggio dalla terza alla prima persona è uno dei pilastri dell’engagement design, quando esso avviene significa che i nostri utenti/giocatori si sentono co-protagonisti e questo migliora notevolmente non solo i processi di apprendimento, ma anche lo stoccaggio dell’informazione nella memoria a lungo termine dell’esperienza che stanno vivendo.”

 

 

Sindaco di Bari diventa protagonista di un videogioco

Il rapporto tra gamification e politica affonda le proprie radici all’inizio di questa decade con una serie di progetti avviati negli Stati Uniti e Canada per avvicinare e coinvolgere un elettorato giovane e digitale. Sebbene con meccaniche semplificate, la gamification ha fatto breccia anche in Italia tra partiti e movimenti politici sin dal 2013 con l’iniziativa “Diventa un Attivista” lanciata da M5S per mobilitare la propria base elettorale. Da allora si sono susseguiti alcuni esperimento fino al più mediatico, ma altrettamento rudimentale, Vinci Salvini di cui abbiamo raccontato nel dettaglio i meccanismi sin dalla prima edizione del 2018 da poco rinnovata per l’anno in corso.

Vinci Salvini gamifiction politica

Se vale la pena interrogarsi se sia lecito tramutare la politica in un gioco fine a sé stesso, non c’è alcun dubbio che tramite il gioco si possa veicolare un valido messaggio politico e ancor meglio principii di educazione civica, utili ai potenziali elettori per districarsi al meglio tra istituzioni operanti a diversi livelli, regole da rispettare, diritti e doveri sanciti dalla Costituzione e non solo.

È esattamente ciò che compie, nel suo piccolo, Missione Bari, software gratuito disponibile sia su PC, tramite browser, che su device equipaggiati di iOS e Android. Disponibile da Maggio 2019, non casualmente a ridosso della tornata di elezioni europee ed amministrative a Bari, il sindaco uscente Antonio Decaro diventa il super eroe di un videogioco.

Sindaco Bari videogioco

L’intento principale è quello di stimolare il senso civico insito in ognuno di noi, lasciando che sia proprio il primo cittadino, teoricamente colui che più di chiunque altro ha a cuore la salvaguardia del tessuto sociale, a calarsi nei panni dell’eroe di turno, chiamato a risolvere ogni problema sollevato dai personaggi con cui potrà interagire.

Arrotondando per eccesso, Missione Bari è un open-world in cui l’obiettivo principale è accumulare più Punti Civiltà possibile, così da scalare la classifica, facilmente consultabile prima e al termine di ogni partita. Per incrementare il proprio highscore bisogna esplorare la piccola mappa messa a disposizione dagli sviluppatori, i ragazzi di Cube Comunicazione e Proforma, al fine di scovare i cittadini che necessitano dell’intervento dello stesso Antonio Decaro in poligoni, così da venire a capo di piccoli guai che minacciano la quiete pubblica.

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Sfruttando un control scheme ridotto ai minimi termini, si usa la tastiera per muoversi e un pulsante del mouse per compiere qualsiasi azione richiesta, si tratterà per lo più di scattare foto, quando non di riparare strutture urbanistiche rovinate, rimuovere macchine in divieto di sosta, raccogliere i rifiuti gettati lungo il marciapiede. Ognuna delle cinquanta missioni disponibili, dalla durata massima di cinque minuti ciascuna, può tuttavia avviarsi solo rispondendo preventivamente ad una domanda a risposta multipla, un modo estremamente interessante ed efficace per incentivare l’utente a conoscere meglio le peculiarità di Bari, il funzionamento del municipio, compititi e campi d’azione delle varie istituzioni.

Dal santo patrono della città, a quale siano le specialità culinarie della zona, passando naturalmente per domande più tecniche, relative, per esempio, alla corretta individuazione degli organi che tutelano i beni culturali, Missione Bari sfrutta la gamification per istruire la sua audience, ma anche per sensibilizzarlo sulle potenzialità, sulle caratteristiche, sui tesori del capoluogo della Puglia.

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Classifica e meccaniche di gioco, nel pieno rispetto dei principi della gamification, incentivano il giocatore a migliorarsi progressivamente, completando con maggior prontezza le missioni proposte, ma soprattutto rispondendo correttamente alle domande rivoltegli dagli abitanti virtuali della mappa.

Esiste insomma un modo virtuoso ed utile di unire politica e gioco, di insegnarne i principi, tramite un open-world assolutamente basilare e ridotto ai minimi termini, ma pur tuttavia caratterizzato da una direzione artistica colorata quanto basta e sorretta da una colonna sonora orecchiabile, ulteriormente impreziosita da simpatiche battute in dialetto, doppiate per l’occasione dagli attori Tiziana Schiavarelli e Dante Marmone, che certamente strapperanno più d’una risata.

Un prodotto dunque rudimentale, che non ha alcuna reale ambizione ludica, tuttavia sufficientemente strutturata e brillante da stimolare curiosità e desiderio di accumulare sempre più Punti Civiltà. Missione Bari è insomma un efficace ed efficiente esempio di gamification applicata alla politica, un tipo di intendere la politica che vuole innanzitutto educare ed insegnare, tutt’altro che limitata a raccattare proseliti.

 

A cura di Lorenzo Kobe Fazio