Gamification, da intendersi come scienza del coinvolgimento, per migliorare le performance di aziende ed enti pubblici continua a crescere in fatturato e numero progetti su scala mondiale. L’ultima conferma arriva dalla start up americana GamEffective che ha appena ricevuto un secondo round di finanziamento da 7 milioni di dollari che portano ad un totale di 10 i fondi ricevuti. L’azienda opera nel settore della Enterprise Gamification, sviluppa soluzioni software che aziende piccole e grandi utilizzano per migliorare servizi interni quali la formazione del personale, assistenza clienti, motivazione della forza vendita, le attività di back office e le operazione di call center.
E’ un tema centrale, molte aziende perdono annualmente centinaia di migliaia o milioni di euro in mancata produttività dei propri dipendenti. I tradizionali software aziendali non sono più in grado di motivare e coinvolgere i dipendenti, con un netto peggioramento sulle performance degli under 40. Ancor più che incentivi o punizioni, è fondamentale ridisegnare molti dei processi interni per arrivare a risultati migliori. Per questo negli ultimi anni sono sempre più le aziende che hanno guardato alla gamification come possibile panacea ai problemi. E’ fondamentale però progettarla bene, andare oltre le classiche meccaniche punti, badge e premi offerte dalle media agency e vendors italiani. Come il nome indica, è fondamentale conoscere le leve motivazioni e i principi del design dei video-giochi per avere un reale ritorno sull’investimento.
La piattaforma presenta alcune meccaniche e dinamiche interessanti che andiamo ad esaminare.
Real Time Performance Metrics
E’ un punto di partenza imprescindibile che portiamo sempre nelle giornate di consulenza e nelle progettazioni di esperienze gamification. Gli obiettivi che il consumatore o dipendente deve raggiungere vanno suddivisi in piccoli task giornalieri o settimanali. Questi micro-obiettivi anno restituiti graficamente in modo accattivante e sostenuti mediante l’introduzione di progress bar e reward emotivi. I dipendenti potranno così verificare in tempo reale la propria situazione in relazione al KPI da raggiungere (vendite, telefonate, moduli formativi etc etc…). Per progress bar intendo quelle barre nell’immagine sovrastante che presentano colori differenti (dal rosso negativo al verde positivo) per aiutare la comprensione del risultato da portare a casa. All’estrema destra dei punti aggiungono un rinforzo e costituiscono la base di riferimento per elaborare statistiche ed assegnare premi.
Una interfaccia come quella di cui sopra aggiunge pressione sociale nei comportamenti degli utenti. Una tripla progress bar, relativa al punteggio all time, mette in relazione il grado di completamento individuale con la media dei dipendenti e con quello del leader in classifica. Questa scelta di design aiuta ad accelerare i comportamenti mettendo in relazione indiretta tutta la base utenza.
NARRATIVE
Una esperienza solitamente ripetitiva e scarsamente appealing può ricevere un potente boost dall’introduzione di elementi di storytelling e narrativa. L’idea è trasformare l’utente in un eroe, sportivo o immaginario, e le sue performance trovano un immediato riscontro a schermo. L’immagine sovrastante mostra un contesto golfistico, ad ogni missione correttamente portata a termine si avanza nel circuito con tanto si visualizzazione dei campi da golf insieme alle proprie statistiche individuali.
Quest’altro esempio mostra un tema F1 in cui ogni dipendente (o filiale) trova riscontro grafico in una vettura. Anche qui la narrativa è introdotta per dare un “Meaning” all’esperienza. Non solo si procede nelle classifiche ma si ha anche una gratificazione visiva grazie all’introduzione di una storia collegata alle auto.
E’ importante sottolineare che differenti storie meglio si adattano a differenti obiettivi. Il tema della competizione sportiva (calcio, basket, golf, racing) sono ottimi per stimolare le performance di vendita. Il tema della mappa da esplorare sbloccando progressivamente città si adatta bene al learning e così via.
L’ultima immagine mostra la gran mole di lavoro progettuale alle spalle per dar vita a progetti di gamification 2.0. Per 2.0 intendo una complessità di design in grado realmente di coinvolgere e motivare i fruitori attraverso il ricorso a numerose tecniche di game design, psicologia e scienze comportamentali.