Gamification dei lavori domestici

In casa, quando si vive con più persone, spesso diventa una vera e propria lotta dover decidere chi si deve dedicare a uno dei doveri più pesanti e per nulla divertenti: le faccende domestiche. Una soluzione c’è, basta guardare questa attività con altri occhi e un’altra impostazione mentale: trasformare la fatica in un gioco. Proprio con Chore Wars, valido esempio di gamification possiamo tenere traccia di quanto ci stiamo occupando della pulizia di casa, comparando i nostri risultati con quelli delle altre persone iscritte e facenti parte del nostro team.

chore wars gamification

Ecco allora in consiste il funzionamento molto basico della piattaforma online di cui stiamo parlando, attiva dal 2007:

  • Creiamo il nostro profilo per apparire online, dopodiché avremo una visione costante dei punteggi assegnati alle persone con cui conviviamo e vedere quanto velocemente ognuno aumenta di livello (ogni 200 punti XP)
  • I punti esperienza vengono tracciati sia nelle classifiche settimanali, sia come progressi personali del personaggio che abbiamo creato
  • Possiamo entrare a far parte di un team con altre persone, creando una sorta di mini blog con i commenti sul portale, per tenere una sorta di diario di bordo di quanto viene fatto ogni giorno
  • Ogni party in cui entreremo, necessiterà di un personaggio diverso ogni volta, quindi creando un account per ciascuno di questi.
  • Non manca il lato social: possiamo condividere il badge del nostro personaggio su qualsiasi sito desideriamo, oltre che poter mostrare così anche gli eventuali progressi di questo durante il percorso

chore wars pulizie domestiche

Si tratta quindi di un Sistema per misurare quanto ciascuno si sta occupando delle faccende domestiche, analizzando i dati raccolti in seguito con diverse modalità. Ad esempio, la piattaforma può essere usata solo per poche settimane per controllare che ognuno stia dando una mano, oppure sfruttare la modalità competitiva per ingenerare interesse e motivare le persone a dedicarsi a questa attività. Premi settimanali, denaro in-game e punti esperienza sono sicuramente elementi tipici di un (video)gioco traslati nella vita reale e rendendo un lavoro…”sporco” in qualcosa di molto più allettante e sfidante, oltre che chiaramente utile per l’ambiente condiviso da tutti.

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Dunque a ogni level up, il nostro personaggio vedrà aumentate le sue statistiche e riflettono anche le attività a cui si dedica di solito: ad esempio se ci saremo dati al giardinaggio, saremo muscolosi e di forte costituzione. Le statistiche chiaramente variano con le attività portate avanti dal nostro personaggio, qualora dovessimo dedicarci ad altro.

Non finisce qui però: i punti esperienza attribuiti non sono sempre uguali. Nel caso di richieste urgenti, come pagare una bolletta) può capitare di dover accettare un punteggio più basso. Inoltre sarà subito chiaro quante volte un’attività viene svolta e chi se ne occupa più spesso. Tutto questo avviene in un party, proprio come in un videogame: coloro che creano il gruppo avranno il ruolo di Dungeon Master, gli altri utenti invece saranno Apprendisti quando entreranno a farne parte.

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Anche i più giovani e piccoli possono essere membri del gruppo, impostandoli anche come NPC (non -playable characters) per evitare che procedano al login e sarà il Master a tenere traccia online delle loro attività. Sempre il Master sarà il membro che deciderà le nuove task, oltre che promuovere a livelli superiori gli altri membri. Analizziamo ora un ultimo aspetto chiaramente tratto dal mondo gaming: tesori, equipaggiamenti e scontri con mostri. I tesori come pozioni possono essere convertiti in voucher per drink gratis, oppure si possono ottenere oggetti occupandosi del lavaggio delle stoviglie e guadagnare card per evitare di svolgere di nuovo questa task.

I mostri invece non sono necessariamente da combattere, o meglio possiamo scegliere se proseguire il gioco saltando la parte dedicata alla battaglia, oppure affrontandola interamente; in ogni caso otterremo punti XP e oro al termine di questa. Niente paura però, il nostro avatar non morirà: tutt’al più potrà subire ferite e perdere punti durante una battaglia, ma questi verranno recuperati durante il gioco, così come l’eventuale sconfitta contro un mostro non ha effetti permanenti.

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Tutto questo avviene registrandosi gratuitamente, ma anche qui troviamo l’immancabile distinzione tra account Basic e Gold. Il primo tipo prevede alcune restrizioni, come la visibilità di soli sette giorni dello storico di un giocatore, oppure visualizzare solo tre mesi di storico di un party. Dunque con un pagamento di 10€ circa non avremo alcuna restrizione, oltre a non visualizzare le pubblicità sul sito.

In conclusione questa piattaforma tenta positivamente di trasformare un compito tedioso e difficilmente tollerabile in una vera e propria sfida contro gli altri, aiutando potenzialmente i membri di una famiglia o i vari coinquilini a diventare più uniti, come una vera e propria squadra.

Articolo a cura di Francesca Sirtori.

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