Gamification della mobilità sostenibile – Pin Bike

L’inquinamento ambientale è un tema molto dibattuto, soprattutto ultimamente, dopo che la sedicenne Greta Thunberg è riuscita a unire i giovani di tutto il mondo per promuovere il rispetto per il nostro pianeta.
Noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire alla causa, attraverso gesti quotidiani e accortezze a cui prima, sbadatamente, non pensavamo. In questo caso la tecnologia viene in nostro soccorso, attraverso app o iniziative che ci consentono di cambiare le nostre abitudini e renderle più eco-friendly grazie all’introduzione della gamification.

Nel caso della gamification, abbiamo già trattato della sua declinazione green, avanzata soprattutto da aziende estere, principalmente americane.
In Italia il panorama è un po’ più desolante, ma ciò non vuol dire che non esistano idee accattivanti e funzionali in ambito ecologico, e non solo.
In questo discorso, l’esempio perfetto è rappresentato da Pin Bike, un’iniziativa che unisce dispositivi creati ad hoc e smartphone per incentivare l’utilizzo della bicicletta nelle città.
L’idea proviene dalla start-up pugliese FB Innovation, già premiata negli scorsi mesi per l’impatto ottenuto nell’ambito dell’innovazione e dell’impresa, in particolare modo a livello locale.

Pin bike gamification

Per testare Pin Bike basta scaricare l’app gratuita dal catalogo di App Store di Apple e Play Market di Google e averla nel proprio telefono.
Questo però non vuol dire che Pin Bike sia una semplice applicazione, ma il suo fulcro è rappresentato da un dispositivo bluetooth da montare sul mozzo della ruota anteriore della propria bicicletta.
Tramite la sinergia tra l’app – che fa riferimento al GPS del nostro smartphone – e il dispositivo installato, avremo tutti i dati principali legati alle nostre pedalate: andatura media, chilometri percorsi e così via.
In breve: il dispositivo sulla ruota raccoglie le varie statistiche e le manda all’app, che le registra cronologicamente.

gamification bici green

Da qui avviene poi il passaggio alle meccaniche da gamification: tutte le statistiche raccolte vengono trasformate in punti, i quali ci consentono di ottenere degli sconti su articoli sportivi negli e-commerce. Inoltre, nelle città aderenti, i punti possono essere spesi anche per avere promozioni nei negozi o nei ristoranti vicino a noi.
Attenzione, però, che non si può barare usando il dispositivo su mezzi più veloci per accumulare più punti del dovuto, perché il dispositivo riconosce unicamente l’andatura della bicicletta.
Di conseguenza, il solo modo di sentirsi appagati e ottenere gli sconti desiderati è pedalare.

Il sistema a punti – i quali si dividono in punti nazionali e in punti urbani – si basa dunque sul concetto di ricompensa (reward) tipico della gamification, eppure la più grande qualità di Pin Bike risiede nella sua capacità di creare una vasta community composta da soggetti differenti: cittadini, commercianti e rappresentanti dei comuni creano una forte rete all’interno della quale ognuno gioca un ruolo attivo per diffondere l’idea di trasporto ecosostenibile e salutare, e supportare le realtà locali. Nel caso dei comuni, poi, è molto interessante notare la funzionalità di Pin Bike: tramite i dati raccolti dall’app, i vari comuni riescono ad avere una panoramica su come viene utilizzata la bicicletta in città, in quali zone principali, e di conseguenza avviare politiche ed iniziative volte a supportare lo spostamento su due ruote.
Persino aziende ed enti più grandi possono entrare a far parte di questa fitta rete, nonostante il luogo di lavoro sia difficile da raggiungere in bicicletta. In questo caso Pin Bike promuove il carpooling, cioè la condivisione dell’auto tra più lavoratori, con lo scopo immutato di inquinare meno e far ottenere punti a chi utilizza l’app.

pin bike punti

Pin Bike dunque si presenta come un’idea all’apparenza semplice ma profondamente geniale che trae dal mondo videoludico il concetto di reward e di community per diffondere un’ideologia positiva e proficua nell’ottica ambientale ed economica delle città.
È inoltre molto apprezzabile la partecipazione costante dello staff di FB Innovation. Sia nello store iOS che Android le diverse considerazioni degli utenti sono seguite da una risposta da parte del team. Anche il sito ufficiale permette di avere immediatamente un’idea chiara di cosa sia Pin Bike, attraverso video tutorial che spiegano come installare il dispositivo.
A proposito, questo può essere prenotato – sempre dal sito -, attraverso l’inserimento dei propri dati personali per averlo spedito comodamente a casa.
pin-bike-sessione

Il pacco inviato offre, con piacevole sorpresa, non solo il dispositivo da installare sulla ruota, ma anche una lucina di segnalazione, un targhetta catarifrangente sponsorizzata Pin Bike, e degli elastici che consentono di tenere il nostro smartphone saldamente attaccato alla nostra bicicletta, permettendoci di controllare le nostre statistiche registrare nell’app mentre pedaliamo.

Insomma, l’Italia può essere indietro nella diffusione di una cultura ecofriendly rispetto agli altri paesi occidentali, ma esempi come Pin Bike dimostrano le potenzialità della nostra mentalità, capace di fondere ambiti e soggetti distanti, per ottenere risultati benefici sia nella vita individuale del cittadino, sia nelle piccole realtà commerciali, ma anche in campo politico e aziendale.

Articolo a cura di Lorena Rao

Comments are closed.