Sul finire del 2015, in Cina è esploso un vero e proprio fenomeno sociale chiamato “Sesame Credit” con oltre 30 milioni di utenti in pochi mesi. L’idea alla base di questa applicazione gratuita è quella di assegnare un punteggio ai cittadini in base al loro modo di acquistare, vivere e relazionarsi. Un immenso loyalty program, senza eguali per numero di utenti potenziali e vastità dei comportamenti oltre l’atto di acquisto che potrebbe avere risvolti sul futuro della stessa gamification che ne è perno centrale.
Il progetto è stato realizzato da Ant Financial, titolare del principale sistema di transazioni digitali in Cina Alipay (alter ego di paypal) facente parte della gigantesca corporation Alibaba che spazia dall’e-commerce al turismo.
Nel concreto Sesame Credit utilizza dati online e offline per generare il Sesame Credit Score (芝麻信用分 in cinese) articolato attorno a cinque categorie:
1. Abitudini di acquisto: attraverso gli account personali su Alipay il sistema analizza la frequenza di acquisto ed il valore delle merci acquistate.
2. Informazioni personali: L’app analizza informazioni come il lavoro, la localizzazione geografica, la casa in cui si vive e tanto altro ancora per conferire un punteggio
3 e 4. Bollette e Carta di Credito: Se i pagamenti delle varie bollette (molte delle quali vengono pagate tramite sistemi Alipay in mobilità) vengono effettuati in tempo il punteggio sale, in caso di una bolletta saltata o saldata in ritardo il punteggio scende. In maniera analoga il sistema analizza la virtuosità nell’utilizzo della carta di credito.
5. Social Engagement: La piattaforma analizza la rete sociale attraverso i social network, i gruppi ai quali ci siamo iscritti ed in generale la quantità di nostri amici presenti
nell’applicazione per assegnare uno score.
Sommando i comportamenti, virtuosi o meno, si ottiene un punteggio unitario all’interno di un semicerchio simile alla ghiera conta chilometri di un autoveicolo. I punteggi ottenibili si muovono nel range 350/950 con un discrimine positivo a partire da quota 600.
Oltre al punteggio univoco è possibile consultare un driagramma a forma pentagonale che mostra l’andamento delle singole categorie. Maggiore è spinto ciascun lato migliori saranno le performance individuali pur in assenza di sotto punteggi specifici per ciascuna categoria.
La componente sociale è ovviamente spinta ed è possibile, ad esempio, verificare l’andamento dei propri contatti previo il loro consenso.

E’ possibile confrontare il proprio punteggio con quello dei propri contatti così come condividerlo via social
Il progetto ha destato numerosi articoli sensazionalisti sulla stampa occidentale, ipotizzando un completo controllo dello stato sulle abitudini e moralità della Cina. Molta di questa disinformazione è nata da un video postato sul canale Youtube Extra Credits da un gruppo di game designers che hanno provato ad ipotizzare una possibile estensione del programma attuale per attuare il piano programmatico, effettivamente auspicato dal governo comunista, del “Social Rating“.
Nel video si ipotizzano scenari inquietanti, o per altri interessanti, legati all’ingegneria sociale ottenibile attraverso un completo uso della gamification. Nella cornice delle informazioni personali il punteggio salirà se si condivideranno notizie diffuse dalle agenzie di stampa statali o scenderà se pubblicheremo foto scomode come quelle legate a piazzaTiananmen. Sebbene sia stato esclusivo da un portavoce di Ant Financial, emerge dal video la possibilità che lo score sia influenzato dalla tipologia di acquisti. Quindi acquistare oggetti di importazione provocherebbe un declassamento, mentre l’acquisto di beni di produzione statali o ritenuti utili all’esecuzione dei propri compiti (un agricoltore che compra prodotti agricoli) porterebbe a migliori risultati. Importanti potrebbero diventare anche le relazioni sociali, essere amici sui social di persone sgradite al regime potrebbe comportare una qualche forma di penalizzazione.
Come già anticipato la piattaforma attualmente prevede lo sblocco di premi basati sulle proprie performance. Tra di essi vi è la facilitazione ad ottenere un visto per la visita a paesi inseriti in lista grigia (grazie ad una controllata di Alibaba che si occupa di turismo), sconti su acquisti, accessi a modalità VIP di altre applicazioni o ancora la possibilità di ottenere più facilmente un prestito. Tutti premi molto interessanti e di utilità nella vita quotidiana.
E’ sicuramente un progetto che seguiremo da vicino, l’idea di unificare comportamenti di acquisto con dati personali e sociali potrà inquietare o diventare una nuova avanguardia nel modo di interagire con una base utenza.