Ieri il nostro Fabio Viola, principale esperto di gamification ed engagement design in Italia, ha avuto l’onore di intervenire in qualità di relatore al VII Convegno dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei in quel di Monselice a Padova. Giustamente vi starete chiedendo il nesso tra la scienza della gamification ed il mondo museale e culturale. Una parziale risposta a questa domanda la troverete nelle slides che ha presentato in cui non mancano progetti di pura gamification come DMA Friends del Dallas Museum of Art piuttosto che altre forme game like legate al mondo dei giochi di carte alla Yu Gi Oh. Pensiamo quanto motivamente e coinvolgente potrebbe essere per i ragazzi trovarsi nel museo delle bustine di figurine contenenti eroi della mitologia greca, i dinosauri di un museo di scienze naturali ed altri temi ricchi di fascino che abbondano nei nostri quasi 10000 musei. Ad ogni accesso, ad ogni azione proposta dal museo ne sblocchi qualcuna fino alla loro collezione.
Molto la scienza della gamification ed in generale il modo di disegnare e strutturare un video-gioco potrebbe dare nel ripensamento dell’esperienza museale e per provare a portare il Museo fuori dal Museo così da raggiungere e coinvolgere nuovi pubblici. Dal canto suo l’industria della gamification può sicuramente mutuare alcune logiche dai numerosi laboratori didattici che ogni museo, grande o piccolo, tiene ed offre ai suoi avventori più piccoli. Personalmente sto accumulando un set di idee, attualmente veicolate puramente in chiave fisica, che a breve potrebbero prendere forma.