I giochi e le tecniche di gamification stanno diventando strumento imprescindibile per aggredire criticità della vita quotidiana trasmettendo messaggi e alterando comportamenti con codici di interazione e linguaggi con i quali una intera nuova generazione si trova a proprio agio.
Individuato un problema resta da scegliere la migliore strada percorribile utilizzando specifiche tecniche gaming (gamification) o andando a creare dei veri e propri videogiochi. Nel pezzo odierno vorrei focalizzarmi su iAMFAM, un social game rilasciato nel 2010 su piattaforma Facebook su iniziativa dell’American Family Insurance, società assicurativa americana con fatturati vicino ai 7 miliardi di dollari. La corporation cercava uno strumento per dialogare con un target giovane veicolando loro informazioni su come gestire correttamente una famiglia in tutti gli aspetti della vita quotidiana, compresi quelli finanziari. E’ bene premettere che le assicurazioni hanno tutto l’interesse che i loro assicurati non incappino in incidenti ed in generale in situazioni che li porterebbero ad avanzare richiesta danni con ripercussioni negative per le casse sociali.
Il gameplay ricorda da vicino il simulatore di vita The Sims pubblicato da Electronic Arts. In fase iniziale dovremo compiere alcune scelte: creare un avatar, selezionare una tipologia abitativa e quello che diventerà il nostro lavoro con relativa paga. Espletare queste fasi preliminari saremo catapultati in casa con una serie di azioni eseguibili legate alla vita quotidiana: lavarsi, cucinare, sistemare il giardino, dormire, lavorare e così via. Nel corso del gioco sarà possibile mettere su famigliare, metter al mondo un bambino e persino regalarsi un animaletto domestico. Il gioco è realizzato bene, di certo non aspettiamoci un clone perfetto di The Sims, e si percepisce come la componente gaming e quella games based learning siano state attentamente soppesate. Ai momenti divertenti si affiancano alla perfezione richiami subliminali all’assicurazione che diventa parte integrante dell’esperienza di gioco. In fase di caricamento del titolo appare un video che spiega chi è e cosa fa l’American Family Insurance per poi mantenere una presenza costante nel layout di gioco.
Gli sviluppatori oltre ad offrire liberà di movimento nella casa e zone antistanti hanno inserito una To Do List, una serie di azioni da compiere per procedere nel gioco. Tra i vari task è presente l’acquisto di una polizza assicurativa in grado di garantire tranquillità a tutta la famiglia in caso di danni all’abitazione piuttosto che agli anquilini.
L’immagine in alto è estrapolata direttamente da una mia sessione di gioco. Una finestra di pop up ci invita a siglare una polizza vita per metter al riparo tutta la famiglia. Una volta accettata si arriva alla schermata in basso. Interessante notare l’inserimento di un localizzatore reale di agente in grado di trovare il personale a noi più vicino andando a creare una sovrapposizione tra gioco digitale e vita reale. Inoltre le varie tipologie di polizze rispecchiano quelle realmente offerte dalla compagnia e cliccandovi si accede ad ulteriori dettagli.
La struttura del gioco è realizzata per enfatizzare la necessità di polizze assicurative, capitano saltuariamente degli incidenti come il guasto all’interno comparto elettrico. Coloro che saggiamente avevano optato per una assicurazione avranno le spese di riparazione pagate, gli altri dovranno sborsare 1000 monete virtuali di tasca proprio.