Il 2011 sarà ricordato come l’anno in cui i videogiochi sono finalmente usciti dal volontario esilio dorato in cui si erano ricacciati sin dai loro albori. Non nego le contaminazioni avvenute sporadicamente attraverso forme di advergames e più recentemente in-game advertising, ma mai le aziende avevano posto al centro delle proprie strategie un approccio gaming oriented come nell’anno appena trascorso. Riprendendo un interessante pezzo apparso su Mashable, vediamo insieme come importanti aziende hanno sfruttato i videogiochi per migliorare le proprie performance commerciali:
Nike Winter Angry: Lo scorso Dicembre Nike ha dato il via ad una innovativa campagna pubblicitaria volta a promuovere alcuni suoi prodotti in grado di proteggere dal freddo invernale. Dopo una splendida introduzione realizzata in collaborazione con 3 atleti professionisti americani, è possibile giocare con oguno di essi guidandoli nelle rispettive discipline: calcio, corsa e football. L’engagement della campagna passa attraverso un vero e proprio videogioco in cui l’utente può compiere azioni attraverso le frecce direzionali sincronizzando i movimenti in stile Bust a Move o pigiando velocemente destra/sinistra alla Track’n Field. Ad ogni sessione è associato un punteggio, i migliori di Dicembre si son aggiudicati un soggiorno pagato per incontrare uno di questi atleti. Il mix di sequenze introduttive e mini-games è particolarmente calzante e conferisce un alto tasso di emotività alla campagna, connessione ulteriormente rinforzata da un premio esclusivo non tanto per il suo valore economico quanto per la possibilità di incontrare gli idoli dell’iniziativa.
Norma Kamali 3D Movie: La fashion designer Norma Kamali è tra le pioniere di una nuova modalità di fruizione dello shopping online, è fermamente convinta che il 3D possa apportare reali benefici all’esperienza di acquisto. All’interno del sito è presente un “hidden game”, ovvero scova gli oggetti non collegati al film della designer. Tra tutti coloro che individueranno i 6 intrusi saranno estratti dei vincitori random. Sicuramente questo è un caso in cui il gioco è debolmente compenetrato con l’intera esperienza di navigazione (il reminder degli oggetti col film) ed offre una praticamente nulla ripetibilità perchè una volta individuati i 6 items non si ha nessuno stimolo a migliorarsi come invece avviene nei giochi Nike precedentemente raccontati. Nonostante questo “difetto” è interessante notare come i giochi vengano ormai utilizzati come strumenti di appealing ed engagement in progetti apparentemente lontani per target e obiettivi.
Valentino 3D Museum: Non è un gioco, ma sicuramente una pietra miliare nella convergenza tra fashion e tecnologia. Un vero e proprio mondo virtuale lanciato dalla casa di moda Valentino nel 2011, i visitatori possono percorrere la storia della casa di moda, visionare oltre 300 capi, campagne pubblicitarie ed altro ancora secondo il princio dell’AUTONOMY, massima libertà di esplorazione senza sentieri prestabiliti.
CityVille e Best Buy: I social games hanno rivestito un ruolo fondamentale per la nascita della Gamification offrendo un bacino di soluzioni e meccaniche. Ma il loro ruolo va ben oltre quella di mero serbatoio, aziende come Zynga sono state pioniere nello sperimentare nuove forme di contaminazione tra reale e virtuale ospitando innovative campagne di virtual goods advertising. Tra gli esempi più recenti la collaborazione iniziata ad inizio Settembre tra il popolare CityVille e la catena di elettronica americana Best Buy. I giocatori del simulatore cittadino hanno avuto la possibilità di inserire nel proprio mondo virtuale un punto vendita brandizzato Best Buy ricevendone in cambio monete ed oggetti esclusivi. La catena americana è stata una delle prime a posizionarci in quello che attualmente è ancora il social game più popolare al mondo ricavandone un forte incremento dei fans nella propria fan page ed una visibilità duratura del brand all’interno dell’ecosistema di ogni giocatore.
Home Shopping Network: Il canale televisivo americano interamente dedicato alle televendite ha deciso di adottare i videogiochi all’interno del sito web ufficiale. Una intera area denominata “HSN Arcade” ospita 25 giochi di vario genere realizzati con lo specifico obiettivo di aumentare la permanenza sul sito ed il tempo speso. Rispetto ad altre iniziative analoghe dove l’area gaming è un corpo estraneo rispetto al core business, qui tutto è integrato e funzionale all’obiettivo. Nella pagina dei giochi è sempre presente uno streaming live del canale televisivo rendendo possibile giocare e sbirciare le televendite del momento. Nella medesima pagina inoltre sono sempre presenti richiami allo shopping online, di fatto i giochi fungono da calamita per i potenziali acquirenti, soprattutto pubblico femminile. Il sistema premia gli utenti con dei tickets che concorrono alla formazione di una Leaderboard ed allo sblocco di speciali Badge.