Mi scuso in anticipo per la minore produzione di contenuti in questi ultimi due mesi. E’ stato un periodo infernale, che si protrarrà ancora fino a fine Giugno, ricco di incontri, seminari ed altri momenti di confronto in vari ambiti della nostra quotidianità. Come avevo avuto modo di annunciare, lo scorso 19 Maggio sono stato invitato dalla Regione Toscana, nell’ambito del progetto TRIO, a condurre un webinar di 60 minuti sul delicato tema dell’innovazione nella formazione.
Nelle slides che troverete sopra, ho cercato di evidenziare come tutti noi in quanto essere umani siamo nati per imparare. Sin dai primi giorni di vita è il gioco a guidare i nostri processi di apprendimento. Eppure arriva un momento in cui il gioco smette di essere uno strumento anche pedagogico, e questo momento è l’inizio della nostra carriera scolastica. Perchè non provare a dare una continuità ad un abbinamento innato tra gioco e apprendimento?
I dati e le osservazioni sul campo ci restituiscono un quadro con le nuove generazioni sempre meno interessate e motivate nella formazione in classe e dall’altra milioni di individui appartenenti alle Generazioni Millenials e Touch che hanno fatto dei video-giochi la primaria forma di intrattenimento. Quegli stessi ragazzi che prendono cattivi voti, note di merito e destinati, secondo le istituzioni, a carriere non eccelse li ritroviamo a compiere azioni straordinarie nei mondi virtuali: sprigionano creatività in Minecraft, gestiscono obiettivi a breve e lungo periodo in World of Warcraft, superano livelli con facilità nei casual games.
La scuola dovrebbe integrare gli strumenti della modernità per parlare il linguaggio dei propri studenti, avvicinare insegnanti ed alunni e rendere l’apprendimento maggiormente interattivo, personalizzato, gratificante tanto nel lungo quanto nel breve periodo.
Vi ricordo che dal mese di Giugno sulla piattaforma Trio sarà resa visibile la registrazione del Webinar.
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