L’olfatto videoludico

Iniziamo da oggi una serie di articoli alla scoperta della “Gamification”, idee, progetti e tendenze in grado di innalzare ad un livello quotidiano il medium videoludico. Non solo dissertazioni ipotetiche, ma brevetti e start up in grado di cambiare le nostre esperienze di vita su base ludica.

Videogiochi e quotidianità hanno ridotto il gap nel corso degli anni, spesso diventa difficile coglierne le differenze grazie alla veloce evoluzione della resa grafica e comparto audio in grado di simulare al meglio situazioni reali. L’avvento di sistemi di controllo basati su movimenti del corpo hanno amplificato ulteriormente il realismo dando vita a prodotti fruibili da una platea di non videogiocatori. Vista, udito e tatto trovano già risposta nelle forme attuali di interazione, da sempre assente è invece l’olfatto.

In un futuro prossimo, entro un anno, gli odori potrebbero divenire parte integrante di un’esperienza ludica grazie al lavoro sperimentale della società Sensory Acument ormai prossima al brevetto “Gamed Skunk“. L’entrata in gioco di un nuovo senso potrebbe giocare un ruolo primario nell’immedesimazione del player nell’azione andando a stimolare la parte della corteccia cerebrale associata ai ricordi emozionali.

Come mostra l’immagine in basso, si tratterà di una periferica, funzionane mediante particolari cartucce, in grado di rilasciare nell’ambiente circostanze delle fragranze in sintonia con l’azione a schermo. Le cartucce, pre-programmate dagli sviluppatori per singolo prodotto, saranno in grado di emanare un odore di gomme bruciate nel caso di un gioco di corse. L’immersione diventerebbe totale, odore più aspro potrebbe segnare uno stile di guida più caotico fatto di brusche frenate e violente accelerazioni. L’intensificarsi dei gas di scarico indicherebbe i picchi massimi di velocità in rettilineo e così via.  Odori tipici di una cucina in un gioco alla Cooking Mama. L’unico limite è  solo la fantasia dello sviluppatore.

A questi utilizzi puramente ludici, Gamed Skunk potrebbe essere associata anche al mondo dei serious games. Ad esempio una applicazione per l’apprendimento della lingua inglese potrebbe avvantaggiarsi creando un link tra vocabolo, immagine ed odore. Aggiungere la dimensione olfattiva conferisce un notevole rinforzo alla memoria.

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