Social SF All Access è il nuovissimo sito costruito con un sistema di gamification che permette ai fan del cavallino rampante di crescere di livello attraverso lo share di contenuti, opinioni e della loro passione per la Ferrari sui social media. Maggiore è la partecipazione, più alto è il punteggio guadagnato, si sale di livello e si ha accesso a contenuti esclusivi.
Per la prima volta Ferrari introduce logiche di Gamification in un suo progetto digitale, e lo fa in modo semplice e lineare. Efficace e perfettamente usabile. Certo però, da un colosso del genere mi sarei aspettato qualcosa di più. Ma vado subito nel dettaglio, osservando da vicino il prodotto.
Presentazione
Il sito di Ferrari all Access presenta in maniera chiara tutto il progetto in un colpo d’occhio. Mostra immediatamente la disponibilità dell’app (solo Ios, la versione Android non è disponibile), ed invita al social login tramite twitter e facebook. Subito sotto, troviamo un video che spiega in maniera efficace il progetto e la sua gamification. Due pollici bene in alto per il video. Efficace, conciso, chiaro, divertente: tiene un ottimo ritmo. Non mi fa rimpiangere il minuto e 46 secondi che ci ho dedicato. Subito sotto, fanno sfoggio di sè i livelli, ben calati nella metafora: ognuno di loro è rappresentato da uno di quei badge che si mette al collo durante le gare: inizierò da Fan e alla fine, farò parte del team. Mi sta bene.
Ed infine, la leaderboard. Questa scalata verso il core della Ferrari deve essere celebrata. E lo è. La parte finale della landing page è dedicata al podio degli utenti più attivi. Perfettamente in metafora. User Interface e User experience davvero efficace e gradevole.
I primi momenti – Onboarding
Grazie all’efficacia della landing page, a questo punto ho già una chiara idea del progetto. Faccio il social login e salto dentro: guadagno subito 250 punti, ho un badge, non sono più fan, divento parte della squadra “Press”. Level up, mi sento accettato e gratificato. Ben fatto.
Il cuore del progetto
La NavBar del sito parla chiaro : da qui posso dare una sbirciata dietro le quinte, guadagnare punti, guardare il “meglio del meglio”, ripassare come funziona – se fossi un po’ tonto e non l’avessi già capito – ed infine zompare dritto sul mio profilo.
Dietro le scene
Qui vedo subito il livello che ho raggiunto (“Press”, e me ne vanto). Subito sotto, si passa all’azione: un elenco di post targati Ferrari vengono mostrati in sequenza: posso mettere un “love” e guadagnare 10 punti per ogni “love” che concedo.
Guadagnare punti
Ma se voglio fare di più e meglio? Come posso guadagnare punti e scalare la classifica, entrare nella leaderboard ed ottenere il livello – badge “Team”? La risposta a queste domande è all’interno di questa sezione. Ferrari mi da tre possibili missioni:
- Condividi un tweet con i tuoi amici
- Diffondi la voce (condividi il sito)
- Metti “mi piace” ai contenuti
Il meglio del meglio
Il regno della leaderboard. Qui campeggia in alto la mia posizione nella classifica globale: sono centesimo – ne ho di strada da fare. Subito sotto vedo l’onnipresente podio con i tre utenti più attivi, una fascia dedicata a tre post ai quali poter mettere “mi piace” per ottenere punti, ed infine l’intera leaderboard che mostra i primi 10 utenti più attivi e.. Me. Al centesimo posto. Completo ed efficace. Vorrei scalare la classifica per apparire su quel ovunque-celebrato triplice podio.
Come funziona
Questa sezione ripete fedelmente quanto mostrato nella landing page. Video compreso
Il mio profilo
Il regno del mio egocentrismo. Qui posso sapere con un colpo d’occhio:
- La mia posizione nella leaderboard globale
- Il mio livello attuale
- Gli achievement sbloccati (e non)
- I punti che ho guadagnato
Anche qui, ottimo lavoro di UX e UI. La grafica ha un’ottimo appeal, come in tutto il resto del sito. Niente da dire cara Ferrari, chapeau.
Componenti di gamification utilizzata
Ma adesso arriviamo al nostro di core. La gamification. Quali componenti usa questo progetto: In sintesi
- Badge
- Achievement
- Livelli
- Punti
- Leaderboard
Vi ricorda niente? Ebbene si. Il demone Trismegisto. La famigerata PBL: Points – Badge – Leaderboard. Ciò che rappresenta per l’engagement designer un po’ il livello zero della creatività. Nonostante l’appeal grafico non manchi, e la UX sia ben progettata, non possiamo non rimanere con un po’ di amaro in bocca. l’esperienza sembra ben progettata ma abbastanza povera di contenuti. Le missioni sono poche, semplici e ripetitive. Si corre il rischio di annoiarsi facilmente.
Suggerimenti utili
Ciò di cui sentiamo la mancanza è la profondità e la varietà. Ad esempio, gli utenti non hanno alcun ruolo in tutto questo. Non c’è un posto in cui essi potrebbero esprimersi. Potrebbe essere una buona idea dare agli utenti-fan maggiore spazio, dare loro la possibilità di creare relazioni fra di essi – scavalcando la logica della competizione così rilevante in questo progetto. Mi sarebbe piaciuto sentire le loro storie, vedere i loro contenuti e le loro azioni. Cosa li ha fatti innamorare della Ferrari? La passione è legata ad un ricordo di infanzia? Guardavano il Gp con il loro papà, in fissa per la Rossa negli anni 80? Ecco, mi sarebbe piaciuto conoscere e condividere le loro storie. Il progetto a mio parere sarebbe stato più efficace e intimo. Decisamente più interessante.
Cara Ferrari, in definitiva, per essere il primo progetto di engagement, non è andata male. Dobbiamo lavorarci solo un po’ su.
Pro e contro
Pro
Ottima UX
Ottimo appeal grafico
Parametri dei livelli e dei punti ben progettati
Contro
Missioni ripetitive
Mancanza di autonomia
Assenza di ugc (user generated content)
Assenza di strumenti che aiutino a creare relazioni fra utenti
Per me è sempre un piacere parlare di queste tematiche ed avere altri pareri, anche diversi dal mio, quindi se vuoi chiacchierare un po’ con me su questo post et similia, sentiti pure libero di twittarmi ! 🙂
Salvo Mica