Social Media Gamification

Nel 2008 fece capolino su Facebook un innovativo gioco social denominato Friends for Sale. A differenza di altri prodotti, mere riproposizioni di schemi già visti online, il titolo sviluppato dagli americani di Serious Business sfruttava a pieno il grafo sociale per creare una esperienza impensabile su altre piattaforme. Ciascun giocatore poteva comprare e vendere altre persone reali all’interno di un mercato azionario soggetto a fluttuazioni in base alla popolarità dell’individuo. Il successo fu immediato con alcuni milioni di utenti in pochi mesi e Zynga l’anno seguente acquistò la software house.

A distanza di due anni una evoluzione di questo concept è stata fatta propria da una start up canadese che nel Febbraio 2010 ha lanciato da beta di Empire Avenue. Immaginate la fusione tra la nostra influenza sociale ed un manageriale finanziario, un “fantasy stock market” dove noi rivestiamo il ruolo di investitore attraverso l’acquisto di azioni di altre persone e siti web ma siamo anche bene su cui altri utenti reali investono.

Una pagina di profilo in Empire Avenue

La motivazione su cui si regge l’impianto è la curiosità di ognuno di noi a misurare la propria influenza nei social media. Quanto contano i nostri post come blogger? Quanto importanti sono i nostri tweet o post su Facebook? La piattaforma sociale risponde a queste istanze interconnettendo i vari utenti social (Youtube, Linkedin, flickr, twitter, facebook…) all’interno di un contesto giocoso in cui la moneta virtuale “Eaves” può essere utilizzata per acquistare azioni di nostri amici sperando poi di incassare i dividendi in base all’andamento del “titolo”, quest’ultimo influenzato dalla richiesta di mercato e dall’attività in ambito social del dato utente. Il sistema ci richiede di agganciarci ai vari account che disponiamo ed in automatico monitorizza la nostra attività in rete senza bisogno di update manuali lato utente.

L’immagine del mio profilo nel gioco mi aiuta a presentare alcune meccaniche di questa complessa infrastruttura.

Status: In alto a sinistra il riepilogo finanziario con l’evidenza del mio prezzo ad azione (13.91) ed il mio valore complessivo (16,940…..) dato da 11 azionisti che hanno investito in me. Lo share price virtuale non è casuale, ma identifica ognuno di noi.  Ad esempio un valore tra 7 e 10 indica un utente occasione o appena entrato nel mondo social media, mentre +85 certifica un utente elite.

Points: In alto a destra sotto le icone dei social network appare un punteggio (a me non è stato ancor assegnato) denominato Networks Score, espresso in centesimi per ciascuna categoria,  calcolato in base alla quantità di post, tweet, video e link che pubblichiamo giornalmente. Lo score influenza largamente il valore azionario.

La pagina Achievement in Empire Avenue

Achievement:  Centinaia di trofei sono sbloccati automaticamente al raggiungimento di obiettivi interconnessi alla nostra attività sociale ed a quella in-game. Alla sinistra dell’immagine è possibile scorgere le varie categorie, tra le quali una segreta con badge che andranno a liberarsi compiendo azioni non esplicitate.

Leaderboard: Lo sviluppatore ha dato il meglio di se nel disegnare ed implementare la sezione relativa alla classifica. Nel nostro mercato di riferimento (ad inizio avventura ci viene richiesto il comparto che meglio ci rappresenta ed io ho selezionato GAMES:SOCIAL) viene generato in real time l’organigramma societario. I primi tre classificati in base ai punti ottengono il titolo di CEO, Presidente e CFO ottenendo non solo una grande visibilità ma anche la propria pics visibile da tutti. I seguenti vengono listati in varie TOP 10: vice presidente, senior manager, manager e così via.

A questa idea geniale si accompagna (a sinistra nell’immagine sottostante) un’ampia possibilità di suddividere la Leaderboard in base a voci relative ai singoli social networks o limitata alle persone nella nostra rete.

Acquistare upgrades per progredire nel gioco

Virale: In pieno stile social games, Empire Avenue offre la possibilità di invitare i propri amici nel gioco anzi incentiva questo comportamento offrendo 2000 EAVES all’invitante ed all’invitato. A questo si accompagnano continue finestre di pop up che ci invitano a condividere sui nostri social network le varie azioni compiute in-game come l’acquisto di uno stock di azioni o un achievement sbloccato.

Marketplace: La moneta virtuale non va solo guadagnata compiendo azioni in-game, ma può essere anche spesa per migliorare le nostre performance. Nell’apposita area “The Shop” è possibile acquistare quattro tipologie di beni:

– Luxury Items: Sono dei veri e propri bonus sotto forma di yacht, sandaletti ed altre iconcine colorate che contribuiscono ad aumentare immediatamente il proprio valore. Ad esempio la “mansion”, il virtual good più costoso coi suoi 500k monete consente di incrementare di 600 al giorno il nostro valore complessivo.

– Purchase Upgrades: Sono dei veri e propri power up già ampiamente sfruttati in numerosi generi videoludici. Acquistandoli si ottengono delle facilitazioni in-game come poter effettuare più investimenti contemporanei o detenere quote maggiori di un singolo individuo.

– Advertising: Ebbene si, la pubblicità è l’anima del commercio e cosa di meglio che investire su noi stessi. E’ possibile acquistare dei banner che saranno visualizzati nelle pagine degli utenti più influenti così da incentivarli ad acquistarci.

– Purchase Eaves: Eh già, la start up deve generare introiti da qualche parte. E’ possibile acquistare diversi tagli di Eaves in base alla propria disponibilità economica: da 5 dollari per 6000 eaves a 50 dollari per 90.000. Rispettata la regola generale dell’offrire un vantaggio a chi effettua transazioni economiche di taglio maggiore.

Empire Avenues è uno dei prodotti gamificati più strutturati che abbia mai visto, non ha nulla da invidiare a blasonati videogiochi gestionali. Ad una realizzazione tecnica di prim’ordine si accompagna un concept intrigante il cui unico neo è il non affondare le radici in una esigenza reale insita in ognuno di noi. Sarà interessante capire come i brand approcceranno questo meta social network, per ora alcune aziende pioniere hanno iniziato ad usarlo come tool interno per monitorare la propria social strategy, tra di essi Ford.

 

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