In giro per il mondo, ed a breve ne vedremo diverse anche in Italia, le conference in cui la Gamification sale in cattedra sono numerose. Una disciplina ancora in fasce che necessita di approfondimenti, standardizzazione e contributi da parte di psicologici, economisti, game designer, ricercatori e tante altre figure complementari che aiutino a delinearne i confini e quale migliore occasione se non un bel panel. In questo post ho pensato di segnalare tre dei più recenti speech che hanno attratto la mia attenzione, purtroppo tutti tenutisi all’estero ma la speranza è l’ultima a morire. Già a Settembre sono state organizzati due importanti eventi dove la Gamification per bocca del sottoscritto farà la sua comparsa sul palcoscenico. Ma questa è un’altra storia, per ora ascoltiamo gli esperti!
GAMING FOR THE GREATER GOOD è un panel dello scorso 16 Marzo 2011 a cui hanno partecipato Molly Kittie di Bunchball, Nicole Lazzaro di XeoDesign, Mark Nelson dello Stenford Persuasive Technology Lab (laboratorio spesso citato in molte pubblicazioni gaming), Byron Revees di Seriosity (lui è uno dei due autori di Total Engagement, uno dei primissimi libri ad accendere i fari sull’utilizzo di game mechanics e game sensibility in contesti non gaming come il lavoro) e Chris Hollenbeck di Granite Ventures.
Tech Talk: Rajat Paharia (Bunchball) — “Game Dynamics” from Talks at LinkedIn on Vimeo.
GABE ZICHERMANN AL TEDxKIDS – uno dei pionieri della gamification spiega la sua visione di questo tool in un breve ma avvincente talk.
E dulcis in fundo Jesse Schell col quale, incrociando le dita, dovrei condividere il palco a Settembre così da confrontarmi con colui che mi ispirò causando la scomparsa della già labile vita sociale! Il video non è strettamente sulla Gamification ma vale la pena guardarlo.
Games for Change Festival 2011: Jesse Schell, “Make Games, Not War” from Games for Change on Vimeo.